L'Unità Operativa Semplice di Endocrinologia e il Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiovascolare del Policlinico San Donato si avvalgono di un’équipe di specialisti, dedicata alla diagnosi e al trattamento delle malattie endocrino-metaboliche, secondo le linee guida riconosciute a livello nazionale e internazionale.

L’attività clinica si dedica, inoltre, alla prevenzione e al trattamento delle complicanze cardiometaboliche legate alla malattia obesità, nonché alle nuove strategie terapeutiche più efficaci per la cura di questa patologia. L’Unità è, inoltre, accreditata e riconosciuta come centro SIO (Società Italiana dell’Obesità) per lo studio, la prevenzione e la cura della malattia obesità. 

L’attività clinica ambulatoriale e di consulenza nei reparti di degenza dell’IRCCS Policlinico San Donato si concentrano principalmente sulla cura e sul trattamento di:

• malattia obesità e obesità addominale;
• diabete mellito di tipo 2;
• patologie tiroide-correlate;
• osteoporosi.

Durante la visita ambulatoriale, oltre all’inquadramento diagnostico attraverso un’anamnesi fisiologica e patologica completa, vengono rilevate le misure antropometriche – peso e altezza – e la distribuzione del tessuto adiposo mediante rilevazione della circonferenza addominale, la circonferenza dei fianchi e del collo; viene poi effettuata un’analisi della composizione corporea e dello stato di idratazione tramite bioimpedenziometria elettrica (BIA).

Il dott. Alexis Elias Malavazos e la sua équipe svolgono un’importante attività di ricerca clinica che si concentra sullo studio della malattia obesità e del ruolo fisio-patologico ed endocrino del tessuto adiposo viscerale e delle complicanze cardiache e metaboliche ad esso correlate. In particolare, è stato valutato il rapporto tra l’aumento del tessuto adiposo viscerale addominale e il rimaneggiamento morfo-funzionale del ventricolo sinistro nelle sue fasi precoci subcliniche. 

La ricerca si è indirizzata anche alla valutazione dei livelli circolanti di adipochine, per comprenderne il potenziale utilizzo come biomarcatori di infiammazione e di rischio cardiometabolico in soggetti affetti da sovrappeso o da obesità, approfondendo in particolare il ruolo patologico del fenotipo con obesità addominale. 

Di particolare interesse sono gli studi per comprendere i meccanismi che legano il tessuto adiposo epicardico (marker di adiposità viscerale e fattore di rischio indipendente di malattie cardiometaboliche) e la sua azione pro-infiammatoria nei pazienti affetti da patologie croniche non trasmissibili e del suo ruolo come nuovo target terapeutico. Recentemente, è cresciuto l’interesse e lo studio, attraverso anche la partecipazione a trial clinici internazionali multicentrici, verso i farmaci incretino-mimetici, GLP-1 agonisti, in quanto modulatori della funzione cardiovascolare, considerando il tessuto adiposo epicardico come target terapeutico. 

La ricerca si è concentrata, inoltre, sulla misurazione della densità/attenuazione del tessuto adiposo epicardico e pericoronarico attraverso metodiche di imaging (Coronary Computed Tomography Angiography misurata in Hounsfield Unit) che esprime il grado di infiammazione del tessuto adiposo “fat inflammatory bio-radiological marker”.

Nella recente pandemia da SARS-CoV-2, l’attività di ricerca si è focalizzata sull’associazione tra la gravità della malattia COVID-19 e i pazienti con il fenotipo di obesità addominale, che hanno un rischio aumentato di complicanze cardiache e polmonari legate alla malattia, e l’infiammazione del tessuto adiposo epicardico. Inoltre, la ricerca prosegue sulla valutazione della risposta anticorpale al vaccino anti COVID-19 BNT162b2 mRNA, fino a 3 mesi dalla dose booster, in relazione anche alla distribuzione del tessuto adiposo e alla presenza di pregressa infezione al virus.