Diabete di tipo 2: conoscerlo per prevenirlo

Diabete di tipo 2: conoscerlo per prevenirlo

PUBBLICATO IL 14 NOVEMBRE 2025

Diabete di tipo 2: conoscerlo per prevenirlo

PUBBLICATO IL 14 NOVEMBRE 2025

Consulata il cv della dott.ssa Menicatti endocrinologa all’Istituto Clinico San Siro

Il 14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, un’occasione che aiuta a porre l’attenzione su una delle patologie croniche più diffuse al mondo, ma ancora troppo spesso sottovalutata.Si stima che in Italia convivano con il diabete oltre 4 milioni di persone, e nella maggior parte dei casi di diabete di tipo 2

Ma che cos’è il diabete di tipo 2, come si manifesta ed è possibile prevenirlo? Ne parliamo con la dottoressa Laura Silvia Menicatti, endocrinologa presso il Servizio di Diabetologia e Malattie Metaboliche dell’Istituto Clinico San Siro di Milano.

 

Cos’è il diabete di tipo 2

Quando si parla di diabete, si fa riferimento a un gruppo di malattie caratterizzate da un particolare comune, ovvero l’aumento della glicemia, i livelli di zucchero nel sangue. Il diabete di tipo 2 è la forma più diffusa tra queste e si differenzia dal tipo 1, che ha origini autoimmuni. 

“Nel diabete di tipo 2, l’insulina viene prodotta, ma l’organismo sviluppa una resistenza e non riesce a usarla in maniera efficace. Nel tipo 1 - spiega la dottoressa Menicatti - il pancreas non produce l’insulina, perché le cellule responsabili, le cellule beta, vengono distrutte dal sistema immunitario.

Il risultato delle 2 forme è però il medesimo: l’iperglicemia cronica, una condizione potenzialmente dannosa per l’intero organismo.

 

Le complicanze del diabete di tipo 2

Un errore comune è pensare che il diabete causi problemi solo dopo molti anni. In realtà, i danni possono comparire anche nelle fasi iniziali, soprattutto se la glicemia resta alta per lungo tempo.

“Lo zucchero in eccesso viaggia nel sangue e raggiunge ogni organo - spiega l’endocrinologa -. In questo modo colpisce massivamente cuore, reni, occhi, nervi e vasi sanguigni, e i primi danni possono manifestarsi anche in assenza di sintomi evidenti”.

Le principali complicanze del diabete di tipo 2 includono:

  • danni ai piccoli vasi come retinopatia, nefropatia e neuropatia;
  • patologie cardiovascolari, infarto e ictus;
  • problemi circolatori agli arti inferiori;
  • aumento del rischio di infezioni;
  • guarigione lenta delle ferite;
  • complicanze acute, come lo stato iperosmolare (grave disidratazione e alterazione dello stato di coscienza).

 

Quali sono i fattori di rischio per il diabete tipo 2

Il diabete di tipo 2 è legato a diversi fattori di rischio, molti dei quali però modificabili. 

Sedentarietà, sovrappeso, alimentazione sbilanciata e obesità sono tra i principali fattori su cui si può agire, – sottolinea la specialista -, tuttavia, esiste anche una forte componente familiare. Avere parenti stretti con il diabete, infatti, aumenta il rischio, perciò è utile controllarsi più spesso”.

Anche il fumo può peggiorare il quadro metabolico e aumentare il rischio di complicanze. “Un paziente diabetico che fuma ha un rischio più alto di infarto e ictus. Se si sommano diabete, ipertensione e fumo, il rischio cardiovascolare si moltiplica”.

E l’età? “Una volta si parlava di diabete dell’anziano. Oggi lo vediamo purtroppo anche nei giovani adulti, spesso per colpa di stili di vita non salutari”, avverte la specialista.

 

Controlli ed esami per la diagnosi precoce

Il diabete di tipo 2 può rimanere silente per anni, senza sintomi evidenti. Questo rende la prevenzione ancora più importante, soprattutto nei soggetti più a rischio.

“Spesso il diabete viene scoperto per caso o solo quando compaiono sintomi, come sete eccessiva, urinare frequentemente o perdita di peso inspiegabile. Ma quando questi segnali arrivano, la glicemia è già alterata da tempo” spiega la dottoressa Menicatti.

Chi è in sovrappeso o ha familiarità dovrebbe, quindi, fare controlli regolari, anche in assenza di disturbi. Gli esami più indicati per questo sono:

  • la glicemia a digiuno;
  • l’emoglobina glicata, che fornisce una media della glicemia degli ultimi 3 mesi.

 

La prevenzione del diabete di tipo 2

La buona notizia è che, in molti casi, il diabete di tipo 2 può essere prevenuto. E nelle fasi iniziali, anche gestito senza farmaci.

“La prevenzione inizia dalle scelte quotidiane - dice la dottoressa -. Seguire una dieta equilibrata, fare movimento e mantenere un peso adeguato sono le strategie più efficaci”.

Non servono, però, diete drastiche o allenamenti estenuanti. Bastano piccoli gesti, da mantenere però con costanza, come:

  • camminare ogni giorno;
  • ridurre zuccheri semplici e cibi ultraprocessati;
  • evitare il fumo;
  • tenere sotto controllo il peso.

“La Giornata Mondiale del Diabete non è quindi solo una ricorrenza, ma è un invito a prendersi cura di sé, con consapevolezza e attenzione. Prevenire il diabete è possibile: basta ascoltare il proprio corpo e fare scelte informate ogni giorno” conclude la dottoressa Menicatti.