
Induratio Penis Plastica (IPP): cos’è e quali sono le terapie più innovative oggi disponibili al Policlinico San Marco
PUBBLICATO IL 29 LUGLIO 2025
L’Induratio Penis Plastica (IPP), conosciuta anche come sindrome di La Peyronie o “pene curvo”, è una condizione caratterizzata dall’incurvatura anomala del pene durante l’erezione.
Sebbene si tratti di una problematica benigna può compromettere fortemente la sessualità, diventando in alcuni casi invalidante sia da un punto di vista fisico sia psicologico.
Una diagnosi precoce e un inquadramento specialistico urologico-andrologico sono il primo passo per impostare il trattamento più adatto, in base alla fase in cui si trova la malattia, e recuperare una buona qualità di vita e sessuale.
Tra le ultime novità terapeutiche in questo ambito, disponibili anche al Policlinico San Marco, per le fasi iniziali, si sta rivelando efficace una terapia integrata con onde d’urto e infiltrazioni di acido ialuronico.
Approfondiamo l’argomento con il professor Vincenzo Altieri e il dottor Maurizio Ferri, urologi del Policlinico San Marco.
Cos’è l’Induratio Penis Plastica
La sindrome di La Peyronie è legata alla formazione di 1 o più placche fibrose a livello della tunica albuginea, cioè il tessuto che riveste i corpi cavernosi.
“Nelle fasi iniziali del problema si verifica un’infiammazione della tunica che successivamente, con il tempo, se non trattata, dà origine a fibrosi, ovvero alla formazione anomala di tessuto fibroso-cicatriziale, come una sorta di cicatrice o callo in corrispondenza dei corpi cavernosi - spiegano i 2 specialisti -.
La conseguenza della presenza di queste placche è una:
- riduzione dell’elasticità del tessuto penieno;
- deformazione, con incurvamento, del pene durante l’erezione che incide negativamente sulla funzionalità erettile, fino nei casi più avanzati a comprometterla”.
Le fasi della malattia
La sindrome di La Peyronie si presenta in 2 fasi:
- fase attiva o acuta, caratterizzata dalla formazione e accrescimento della o delle placche che dura in media 6-18 mesi. In questa fase il sintomo principale è il dolore e il progressivo incurvamento del pene;
- fase cronica, quando la placca è ormai stabilizzata, il dolore diminuisce, ma permane la curvatura e la disfunzione erettile può diventare evidente.
I sintomi dell’Induratio Penis Plastica
I sintomi e la loro entità dipendono dalla fase in cui si trova la malattia. In generale però la Induratio Penis Plastica si manifesta con:
- curvatura del pene durante l’erezione;
- dolore penieno, soprattutto nelle fasi iniziali;
- difficoltà nei rapporti sessuali;
- possibile disfunzione erettile.
Le cause dell’Induratio Penis Plastica
Le cause della sindrome di La Peyronie non sono completamente note.
“Si ritiene che la malattia abbia una componente multifattoriale, ovvero sia dovuta a una combinazione di fattori genetici, traumatici e infiammatori” sottolineano il professor Altieri e il dottor Ferri.
Tra i fattori di rischio, in particolare, troviamo:
- microtraumi ripetuti durante l’attività sessuale che, causando microlesioni alla tunica albuginea, favoriscono un quadro di infiammazione;
- fattori genetici;
- malattie autoimmuni come la sindrome di Raynaud e la sclerodermia, che determinano restringimento dei vasi, deficit di ossigenazione e conseguente fibrosi dei tessuti;
- patologie come diabete e ipertensione;
- età (colpisce principalmente uomini tra i 40 e i 70 anni, anche se può verificarsi in pazienti più giovani).
I trattamenti per l’Induratio Penis Plastica
La terapia dell’Induratio Penis Plastica si avvale di diverse opzioni, a seconda della fase, della gravità della curvatura, dell’impatto sulla funzione sessuale e sulla qualità di vita in generale. Tra le tipologie di trattamento troviamo:
- terapia farmacologica, ovvero infiltrazioni intrapeniene di diverse sostanze (betabloccanti, cortisone, Collagenasi di Clostridium histolyticum, etc.) che hanno l’obiettivo di ridurre il dolore, la placca e di conseguenza l’incurvatura;
- terapie fisiche, in particolare con onde d’urto, che agiscono sul dolore;
- terapia chirurgica, per correggere la curvatura.
Una combinazione di onde d’urto e acido ialuronico per le fasi iniziali
Recentemente, al Policlinico San Marco è stata introdotta una nuova terapia integrata che si basa sulla combinazione tra onde d’urto sulle placche e infiltrazioni di acido ialuronico.
“Si tratta di una terapia mini-invasiva, assolutamente innovativa, efficace nelle fasi iniziali della malattia” sottolinea il dottor Ferri, tra i primi a effettuare questo trattamento.
Gli studi condotti finora hanno dimostrato significativi benefici sotto diversi aspetti:
- miglioramento della curvatura peniena;
- riduzione della dimensione della placca;
- miglioramento della funzionalità erettile;
- riduzione del dolore.
“L’acido ialuronico agisce come un filler naturale, contribuendo a migliorare la flessibilità del tessuto penieno e, di conseguenza, a ridurre la curvatura. Inoltre, essendo somministrato direttamente nelle zone interessate permette un approccio più mirato e mini-invasivo rispetto ad altre opzioni.
Il trattamento è ben tollerato e permette di ottenere benefici con un protocollo di 10/12 sedute.
L’associazione con le onde d’urto permette, inoltre, di agire sulla componente del dolore, attenuandolo in modo molto significativo” continua lo specialista.
La chirurgia per i casi più severi
Nelle fasi più avanzate e croniche, quando la malattia arriva a determinare un incurvamento o deformazione tale da limitare in modo importante la funzione erettile e penetrativa, si può intervenire chirurgicamente con diverse tipologie di intervento tra le quali lo specialista urologo-andrologo può scegliere a seconda non solo della singola situazione, ma anche in funzione dell’età e delle aspettative del paziente.
“L’intervento principale in caso di Induratio Penis Plastica è la cosiddetta corporoplastica di raddrizzamento, procedura chirurgica volta a correggere la curvatura del pene causata dalla formazione di placche fibrose e ripristinare quindi la funzionalità sessuale. Ne esistono sostanzialmente 2 tipologie:
- corporoplastica di accorciamento;
- corporoplastica di allungamento.
Nel caso della corporoplastica di accorciamento vengono posizionati dei punti di plicatura contro-lateralmente alla placca, così da consentire il raddrizzamento del pene agendo su tessuto sano.
La corporoplastica di allungamento prevede, invece, la sostituzione della parte di tunica albuginea danneggiata dalla placca con l’innesto di materiali autologhi (graft) o eterologhi (patch), ripristinando così la forma e la funzione erettile del pene.
Nelle situazioni in cui il pene sia completamente deformato e il deficit erettivo completo l’unica terapia possibile è rappresentata dall’intervento di protesi peniena, con il quale viene impiantata chirurgicamente nei corpi cavernosi del pene una protesi che permette di recuperare la funzione erettile” conclude il professor Altieri.