Fenomeno di Raynaud: come riconoscerlo e perché la capillaroscopia fa la differenza

Fenomeno di Raynaud: come riconoscerlo e perché la capillaroscopia fa la differenza

PUBBLICATO IL 05 DICEMBRE 2025

Fenomeno di Raynaud: come riconoscerlo e perché la capillaroscopia fa la differenza

PUBBLICATO IL 05 DICEMBRE 2025

Il fenomeno di Raynaud, spesso percepito come un semplice disturbo di “mani fredde”, può essere il primo segnale di condizioni più complesse, che meritano un’attenzione particolare. In alcuni casi può rappresentare, infatti, il campanello d’allarme di malattie autoimmuni o reumatologiche.

Riconoscerlo in tempo è fondamentale e la capillaroscopia rappresenta oggi lo strumento più efficace per identificarlo.

Il dott. Giorgio Serino, Immunologo e Direttore Sanitario delle Smart Clinic bergamasche e milanesi, spiega l’importanza della prevenzione e della diagnosi tempestiva. 

 

Cos’è il fenomeno di Raynaud e i segnali a cui fare attenzione  

Il fenomeno di Raynaud si manifesta con episodi ricorrenti in cui le dita delle mani (e talvolta dei piedi) diventano pallide, bluastre o arrossate, spesso accompagnate da formicolio o dolore, soprattutto in risposta al freddo o allo stress. 

“Spesso viene percepito come un fastidio minore, ma in realtà può essere la spia di patologie sistemiche. Per questo è importante non trascurarne i segnali. Il problema nasce quando i pazienti minimizzano i sintomi, attribuendoli solo al freddo: il rischio è perdere tempo prezioso per la diagnosi”, sottolinea il dott. Serino. 

 

La capillaroscopia per la diagnosi precoce del fenomeno di Raynaud

La capillaroscopia periungueale, un esame rapido, non invasivo e indolore, rappresenta oggi uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce di alcune malattie autoimmuni e reumatologiche, perché consente di osservare la microcircolazione a livello delle unghie

Grazie a questa tecnica, possiamo distinguere: 

  • Raynaud “primario”, più comune e generalmente benigno;
  • Raynaud “secondario”, legato a patologie reumatologiche o malattie autoimmuni come sclerodermia, lupus o artrite reumatoide.  

Perché è importante la diagnosi precoce 

Una diagnosi precoce consente di: 

  • attivare un monitoraggio clinico mirato;
  • prevenire complicanze;
  • iniziare tempestivamente eventuali terapie. 

In reumatologia, come in molte altre branche della medicina, intervenire nei primi stadi significa migliorare significativamente la prognosi e la qualità di vita dei pazienti. 

 

A cosa serve la capillaroscopia  

La capillaroscopia consente di osservare i capillari a livello della radice ungueale tramite un microscopio digitale ad alta risoluzione. Questo ci permette di: 

  • individuare eventuali alterazioni della microcircolazione che possono indicare l’esordio di una malattia sistemica;
  • identificare precocemente anomalie vascolari prima della comparsa dei sintomi clinici delle malattie autoimmuni. 

È un esame sicuro, privo di controindicazioni e di immediata esecuzione

La sua importanza è riconosciuta anche da linee guida internazionali: l’EULAR (European Alliance of Associations for Rheumatology) raccomanda la capillaroscopia come indagine di primo livello nei pazienti con sospetto Raynaud. 

 

Per chi è indicata la capillaroscopia  

La capillaroscopia è indicata in particolare a:

  • chiunque presenti episodi frequenti di alterazione del colore delle dita;  
  • le donne giovani tra i 20 e i 40 anni (sono le più colpite, pur non essendo un disturbo esclusivamente femminile); 
  • chi ha familiarità per malattie autoimmuni, oppure già soffre di disturbi reumatologici

“Il messaggio che emerge con chiarezza è che la diagnosi precoce fa la differenza e la prevenzione è parte integrante della cura. Spesso il corpo lancia segnali sottili: imparare ad ascoltarli permette di proteggere la salute con strumenti semplici e sicuri, anticipare i percorsi di cura e migliorare la qualità di vita dei pazienti”, conclude il dott. Serino.