Cos’è la sindrome dell’arto fantasma
PUBBLICATO IL 18 NOVEMBRE 2024
La sindrome dell’arto fantasma è una condizione che si verifica dopo l’amputazione di un arto, in seguito alla quale la persona continua a percepire sensazioni provenienti dall’arto non più esistente, poiché il cervello continua a inviare segnali che creano un’illusione di presenza, associate a sensazioni fisiche spiacevoli e intenso dolore.
Ne parliamo con la dott.ssa Luigia Brugliera, medico fisiatra specialista in Neuroriabilitazione e Terapia del Dolore, responsabile dell’Unità di Riabilitazione Specialistica Motoria dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
Quali sono i sintomi
La descrizione del dolore è soggettiva per ogni individuo e le esperienze riportate dagli amputati sono variabili, spaziando dal bruciore ai crampi, dal formicolio alla sensazione di scosse elettriche o a quella di essere trafitto da aghi.
Le sensazioni percepite vengono suddivise in 2 macrocategorie:
- Phantom Sensation (sensazioni dell’arto fantasma);
- Phantom Pain (dolore dell’arto fantasma).
Sensazione dell’arto fantasma
Phantom Sensations, ovvero sensazioni dell’arto fantasma, a cui afferiscono tutte quelle percezioni che non sfociano in dolore vero e proprio, ma che si manifestano sotto forma di:
- sensazioni cinetiche, per cui il paziente percepisce il movimento dell’arto fantasma;
- sensazioni cinestetiche, per cui il paziente percepisce la grandezza, la forma e la posizione dell’arto mancante;
- sensazioni esterocettive, per cui il paziente crede di avere ancora attivati i sensi dell’arto fantasma e sente pressioni su di esso, quali prurito e vibrazioni.
Dolore dell’arto fantasma
Phantom Pain, cioè dolore dell’arto fantasma, è una sensazione che può variare da paziente a paziente in intensità, frequenza e durata di ogni episodio.
Il dolore fantasma può essere debilitante, interferendo anche con le attività quotidiane e il sonno.
È importante sottolineare che anche le sensazioni fantasma non dolorose possono essere fastidiose e causare stress emotivo nei pazienti, i quali possono sentirsi costantemente consapevoli dell’arto mancante.
Quanto durano i sintomi
La durata dei sintomi è variabile: possono persistere per pochi giorni, immediatamente dopo l’amputazione, ma anche per i mesi o gli anni successivi.
Le cause della sindrome dell’arto fantasma
Attualmente esistono diverse teorie riguardo l’eziologia e la fisiopatologia del dolore da arto fantasma, le quali contribuiscono a delineare meglio questo particolare fenomeno, senza però che si sia mai giunti a fare totalmente chiarezza sui vari aspetti che lo caratterizzano.
Ci sono state nel tempo differenti opinioni riguardo al fatto che l’eziologia neurologica, ovvero l'origine del dolore, fosse di natura centrale (sistema nervoso centrale) oppure periferica (sistema nervoso periferico); a oggi, sembra riconosciuta l’ipotesi che si tratti di una combinazione di entrambi.
Oltre ai fattori neurologici, la sindrome dell’arto fantasma può essere influenzata da fattori psicologici e ambientali: lo stress emotivo e i traumi associati all’amputazione, infatti, possono intensificare la percezione del dolore fantasma.
Il dolore pre-amputazione è un altro fattore significativo: i pazienti che hanno sperimentato dolore nell’arto prima dell’amputazione sono più inclini a sviluppare la sindrome dell’arto fantasma.
Anche l’interazione con l’ambiente, il modo in cui i pazienti utilizzano le protesi che andranno a sostituire l'arto o il feedback sensoriale mancante può influenzare la percezione delle sensazioni fantasma.
La combinazione di questi fattori rende la sindrome dell’arto fantasma una condizione complessa, che richiede un approccio terapeutico personalizzato e integrato.
Quali sono i fattori che predispongono a questa condizione
Non è ancora noto il motivo per cui alcune persone rispetto ad altre siano più predisposte a sviluppare il dolore fantasma. Tra i fattori favorenti, sembrano esservi:
- l'entità di terminazioni nervose danneggiate;
- le cicatrici nel sito dell'amputazione;
- la presenza di dolore precedente all'amputazione stessa.
Come si cura la sindrome dell’arto fantasma
Nel corso degli anni sono state diverse le terapie proposte per trattare il dolore all’arto fantasma, di tipo farmacologico e non farmacologico.
Il primo approccio si avvale principalmente dell'utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e di analgesici della categoria degli oppioidi, affiancati, in alcuni casi selezionati dal medico a una terapia antidepressiva con gli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI), antiepilettici e miorilassanti.
I trattamenti non farmacologici invece prevedono:
- stimolazione elettrica nervosa transcutanea (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation, TENS);
- trattamento fisioterapico;
- Mirror Therapy (terapia dello specchio);
- stimolazione magnetica transcranica (TMS);
- realtà virtuale e realtà aumentata;
- Action observation treatment e Motor imagery;
- ozonoterapia;
- blocchi antalgici;
- stimolazione del midollo spinale.
Perché è importante trattare il dolore cronico
Il dolore cronico può portare a problemi psicologici come depressione e ansia, aggravando ulteriormente la condizione clinica di chi ne è interessato.
È essenziale, infatti, che i pazienti con questa sindrome ricevano una valutazione accurata e un trattamento adeguato a gestire la complessità di questi sintomi.
Il Pain Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele
La gestione della sindrome dell’arto fantasma richiede un approccio terapeutico multidisciplinare, che combina terapie farmacologiche, fisiche, interventistiche e psicologiche, per alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita del paziente.
Presso il Pain Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, viene proposta una varietà di trattamenti personalizzati, per aiutare i pazienti a gestire questa condizione complessa.