Lesione del legamento del ginocchio: come riconoscerla e cosa fare
PUBBLICATO IL 22 NOVEMBRE 2024
I legamenti garantiscono stabilità a un'articolazione. Si tratta di strutture fibrose che collegano le ossa tra loro e che, col tempo, in seguito a un’eccessiva usura o a traumi possono andare incontro a lesioni.
Nel ginocchio vi sono 4 legamenti: 2 sono i collaterali (mediale e laterale), posti alla periferia di questa articolazione, e 2 sono i crociati (anteriore e posteriore), perfettamente al centro.
Con il dott. Giovanni Battista Vinanti, responsabile dell’Unità operativa di Ortopedia e Traumatologia sez. III dell’Istituto Clinico San Rocco, approfondiamo le cause, i sintomi e cosa fare in caso di lesione dei legamenti del ginocchio.
Come si lesionano i legamenti del ginocchio: le cause
Come accennato i legamenti possono andare incontro a un naturale processo di usura, soprattutto col progredire dell’età o a causa di sollecitazioni ripetute e abituali nel tempo o, nella maggior parte dei casi, lesionarsi in seguito a infortuni e traumi soprattutto di origine distorsiva.
Tra chi pratica abitualmente un’attività sportiva, infatti, parlare di ‘ginocchio che si è girato o stortato’ è abbastanza frequente.
I sintomi di una lesione del legamento
Generalmente la lesione di un legamento determina un’immediata sintomatologia, acuta e dolorosa, che tende progressivamente a ridursi col passare delle ore.
Talvolta, soprattutto in caso di lesione al legamento crociato anteriore, il ginocchio va incontro anche a evidente gonfiore, perché all’interno della articolazione si raccoglie il sangue che si è formato conseguentemente alla rottura del legamento.
Utile in questi casi eseguire una artrocentesi, una procedura grazie alla quale aspirare il sangue che si è raccolto nel ginocchio con una siringa.
Un altro sintomo ravvisato spesso dai pazienti è la sensazione di ginocchio che non sorregge più come prima e, anzi, tende a cedere. Questa instabilità è conseguenza del fatto che il legamento, essendo lesionato, non può più svolgere la sua funzione di stabilizzazione.
Cosa fare in caso di lesione
In seguito a un trauma distorsivo del ginocchio, in presenza di dolore e instabilità, è opportuno recarsi presso il Pronto Soccorso più vicino o dal proprio ortopedico di riferimento per sottoporsi agli accertamenti necessari.
Già da un iniziale esame clinico, infatti, è possibile porre il sospetto di una lesione legamentosa. Qualora fosse confermata, è opportuno:
- dotarsi di stampelle per deambulare senza caricare l’articolazione infortunata;
- in alcuni casi, immobilizzare il ginocchio con un apparecchio gessato o un tutore.
Da una semplice risonanza magnetica si potrà comprendere la natura dell’infortunio scoprendo se si tratta di una lesione parziale del legamento o di una lesione completa, caratterizzata ovvero dalla completa interruzione delle fibre del legamento.
Talvolta in casi particolarmente sfortunati i legamenti lesionati possono essere più di uno.
Il trattamento delle lesioni legamentose del ginocchio
Il tipo di trattamento, che l’ortopedico può consigliare, varia a seconda di:
- legamento lesionato;
- grado di instabilità articolare;
- età del paziente e tipo di attività che il paziente svolge normalmente.
Il trattamento in base al tipo di legamento lesionato
Il legamento collaterale mediale nella maggior parte dei casi tende alla guarigione spontanea con un semplice trattamento conservativo, non richiedendo quindi un intervento chirurgico.
Diversamente il legamento collaterale esterno, soprattutto se lesionato completamente con un altro legamento, impone molto spesso una indicazione chirurgica urgente.
Il legamento crociato anteriore non guarisce mai spontaneamente e tende progressivamente a ‘morire’ e atrofizzarsi. Quindi in casi selezionati a seconda dell’entità di instabilità, dell’età e delle richieste funzionali, può essere opportuno programmare una sua ricostruzione chirurgica.
Il trattamento in base al grado di instabilità articolare
Come è facile capire non siamo fatti tutti in modo uguale. Quindi una stessa lesione legamentosa crea nei diversi pazienti instabilità articolari di varia entità. Ovvero in un paziente il ginocchio ‘balla’ di più e in un altro ‘balla’ di meno.
Per cui può capitare che, nonostante ci sia una lesione legamentosa, il paziente non senta il ginocchio cedere o mancare e, quindi, si può anche decidere di evitare un intervento.
Il trattamento in base all’età e alla richiesta funzionale
Nella norma, i pazienti con una lesione del legamento crociato anteriore al di sotto dei 35 anni, che praticano di abitudine un’attività sportiva o che svolgono un lavoro che richiede un impegno fisico, vengono trattati chirurgicamente.
Al contrario quando un paziente ha più di 50 anni molto raramente trova un’indicazione chirurgica mirata alla ricostruzione del legamento lesionato.
La ricostruzione del legamento crociato anteriore
Purtroppo non è possibile ricostruire il legamento crociato anteriore utilizzando lo stesso legamento lesionato.
Bisogna, quindi, servirsi di un tessuto che deve essere posizionato al posto del legamento lesionato e che poi svolgerà le sue stesse funzioni. Questo tessuto viene normalmente prelevato dallo stesso ginocchio del paziente e consiste nel terzo centrale del tendine rotuleo o nei tendini della zampa d’oca.
Una volta che si è prelevato questo tessuto, si procede per via artroscopica a eseguire un tunnel di circa 1 centimetro di diametro all’interno della tibia e uno uguale all’interno del femore. Attraverso questi tunnel poi si fa passare il tessuto prelevato e infine lo si ancora allo stesso femore e tibia.
Al termine dell’intervento il paziente avrà 2 piccole incisioni cutanee di qualche millimetro, attraverso le quali si è fatto passare l’artroscopio e i vari strumentari, e un’incisione più lunga resasi necessaria per il prelievo del tessuto e che varia nella sua lunghezza e sede a seconda del tipo di tessuto prelevato.