Come funziona la blefaroplastica e quando farla

PUBBLICATO IL 04 NOVEMBRE 2024

Segni dell’invecchiamento, borse sotto gli occhi, palpebre che cadono. In tutti questi casi si possono ottenere risultati importanti con la blefaroplastica, un intervento estetico in grado di donare allo sguardo una nuova freschezza e migliorare così complessivamente l’aspetto del viso. 

Approfondiamo l’argomento con il dottor Matteo Marino, responsabile dell’Unità di Chirurgia ricostruttiva ed estetica del Policlinico San Pietro e chirurgo plastico di Palazzo della Salute-Wellness Clinic di Milano.

 

Cos’è e a cosa serve la blefaroplastica 

La blefaroplastica è un intervento mininvasivo di chirurgia plastica estetica che può riguardare solo le palpebre superiori, quelle inferiori o entrambe, attraverso il quale viene rimossa la cute e il grasso in eccesso delle palpebre. Grazie a questo intervento è possibile eliminare: 

  • rughe della zona perioculare; 
  • borse sotto gli occhi; 
  • ptosi palpebrali (abbassamento delle palpebre superiori).

”Le palpebre possono manifestare precocemente segni di invecchiamento, affaticamento o anche di disordini metabolici, essendo strutture molto delicate. Per questo motivo la regione orbitale risulta colpita da questi segni anche in persone giovani”, spiega il dottor Marino.

Per chi è indicata 

Generalmente chi si sottopone a interventi di blefaroplastica rientra in una fascia di età compresa tra i 40 e i 60 anni. “In alcuni casi - sottolinea lo specialista - si può richiedere un intervento estetico delle palpebre anche: 

  • in età più giovane, per ridurre problematiche riguardanti borse di tipo congenito o ereditario; 
  • oltre i 65 anni, nel caso si sia verificato un abbassamento delle palpebre superiori tale da comportare un’importante riduzione del campo visivo”. 

In particolare, può essere utile in caso di:

  • disturbi e/o alterazioni della palpebra;
  • perdita di tonicità della palpebra superiore o della palpebra inferiore;
  • accumuli adiposi nelle palpebre;
  • rughe periorbitali (come le zampe di gallina);
  • borse sotto gli occhi.

 

Le tipologie di intervento di blefaroplastica 

“L’intervento di blefaroplastica, come accennato, può interessare:

  • le palpebre superiori (blefaroplastica superiore);
  • le palpebre inferiori (blefaroplastica inferiore);
  • le palpebre superiori e inferiori (blefaroplastica completa). 

Nella blefaroplastica superiore, dopo un accurato disegno preoperatorio, viene effettuata un’incisione della cute lungo la piega naturale delle palpebre superiori, attraverso la quale si procede: 

  • all’asportazione dell'eccesso di pelle; 
  • alla rimozione delle borse di grasso (media e mediale) che si trovano nella regione palpebrale superiore. 

Nella blefaroplastica inferiore, invece, l’incisione viene eseguita nel bordo sotto ciliare della palpebra inferiore. Attraverso questa incisione vengono: 

  • rimodellate le 3 borse di grasso (mediale, mediana e laterale) localizzate in questa regione; 
  • corretto l'eccesso di cute e di muscolo. 

“La blefaroplastica completa, infine, consiste nell’incidere la cute: 

  • lungo la piega naturale delle palpebre superiori; 
  • lungo quella ciliare inferiore. 

La cute in eccesso superiore e gli accumuli adiposi delle borse vengono asportati e questo determina un ringiovanimento dello sguardo e del volto”, spiega il dottor Marino.   

 

Come si svolge e quanto dura l’intervento

“Essendo l’area sottoposta al trattamento ridotta e superficiale, gli interventi di blefaroplastica sono eseguiti in anestesia locale con sedazione. In questo modo anche gli eventuali disagi connessi alle infiltrazioni dell’anestetico vengono eliminati". 

La durata dell’intervento di blefaroplastica va dai 40 minuti all’ora e mezza circa a seconda delle aree da trattare e il paziente può generalmente tornare a casa in serata.

 

Il post-intervento e cosa fare dopo la blefaroplastica

La blefaroplastica non provoca dolore e, solitamente, il paziente dopo l’intervento accusa solamente: 

  • una lieve tensione nella zona palpebrale; 
  • un modesto gonfiore che può protrarsi per circa 4 o 5 giorni. 

I punti di sutura vengono rimossi già dopo 5 o 6 giorni dall’intervento

Fin dal terzo giorno è possibile riprendere le proprie attività quotidiane e dopo 7 giorni l’attività lavorativa. In seguito alla blefaroplastica è possibile esporsi al sole, ma nei primi 2 mesi si consiglia di utilizzare una crema protettiva a schermo totale e occhiali da sole che proteggano l’area. 

 

Dopo quanto si vedono i risultati

I risultati della blefaroplastica sono definitivi dopo 3 o 4 mesi dall’operazione, quando le cicatrici scompaiono in modo definitivo.

 

Rischi e controindicazioni

L’intervento è sicuro e privo di effetti collaterali, se non limitati alla possibile formazione di edemi, che si riassorbono nell’arco di poche ore, o infezioni.

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