Inaugurato il San Donato Al-Najaf Al-Ashraf Teaching Hospital, frutto della partnership tra il governo iracheno e GKSD/GSD
PUBBLICATO IL 31 LUGLIO 2024
L’Ospedale di Najaf, città a sud di Baghdad, rappresenta uno dei primi passi verso la sanità irachena del futuro, voluta dal primo Ministro Mohammed Shia’ Al Sudani. Ecco come GSD e GKSD hanno raccolto la sfida e raggiunto l’obiettivo.
Lunedì 29 luglio 2024 è stato inaugurato a Najaf, in Iraq, il nuovo Al-Najaf Al-Ashraf Teaching Hospital, policlinico di Najaf, una delle città più sacre dell’Islam sciita, con oltre 1.200.000 abitanti, distante circa 160 km dalla capitale Baghdad.
Questa inaugurazione è giunta a un anno dall’accordo tra il Ministro della Salute dell’Iraq, Saleh Al Hasnawi, e il Vice Presidente del Gruppo San Donato e Presidente di GKSD Investment Holding, il dott. Kamel Ghribi. Un’intesa che aveva un grande traguardo: condurre la Sanità irachena nel futuro, attraverso la trasformazione del Al-Najaf Al-Ashraf Teaching Hospital in una struttura ospedaliera all’avanguardia, in grado di fornire assistenza e cure di qualità agli iracheni.
Una cerimonia emozionante e intrisa di significati quali l’amore per un popolo e il desiderio di aiutarlo, il riscatto, la consapevolezza dell’importanza della salute e della prevenzione per tutti. A partecipare all’evento, oltre al Primo Ministro dell’Iraq, Mohammed Shia’ Al Sudani, e al Vice Presidente del Gruppo San Donato e Presidente di GKSD Investment Holding, il dott. Kamel Ghribi, regista del progetto di cooperazione, anche:
- il Ministro della Salute, Saleh Al Hasnawi;
- la Vice Presidente del Senato, Licia Ronzulli;
- il Rappresentante Speciale dell'UE per la regione del Golfo, Luigi Di Maio;
- l’Ambasciatore italiano in Iraq, Maurizio Greganti;
- la dott.ssa Gilda Gastaldi, Presidente GSD Foundation.
La storia dell’Ospedale di Najaf
Si tratta di una seconda vita per il Al-Najaf Al- Ashraf Teaching Hospital che, costruito dai tedeschi tra il 2009 e il 2014, è rimasto fino a oggi sotto utilizzato dal punto di vista clinico e assistenziale, comportando così un veloce deterioramento delle infrastrutture, del sistema di sicurezza antincendio e in generale della tecnologia presente, accompagnato da una mancanza di adeguamento delle procedure operative.
Dei 492 posti letto presenti, solo 60 sono stati realmente utilizzati fino a oggi. L’ospedale conta anche:
- 16 sale operatorie;
- 44 posti di terapia intensiva;
- circa 3.000 dipendenti tra medici e amministrativi.
L’ intervento di GSD e GKSD
I medici e gli amministrativi iracheni saranno affiancati da 50 professionisti di Gruppo San Donato, tra tecnici, amministrativi e medici.
La nuova gestione targata GSD ha già consentito, tra l’altro, il rientro di diversi specialisti fuggiti dal Paese negli anni della guerra e tornati per dare un contributo effettivo alla ripartenza dell’Iraq, nel campo sanitario.
La sanità è, infatti, una delle priorità dell’attuale governo, guidato da Mohammed Shia’ Al Sudani, con l’obiettivo di promuovere e migliorare la qualità delle cure per i cittadini iracheni: un’urgente necessità risultata forte e chiara a GSD e GKSD che, in virtù di una partnership strategica con il governo iracheno, hanno saputo raccogliere offrendo concrete risposte.
In particolare la partenza della formazione clinica e tecnologica fornita al personale medico e manageriale dell’ospedale da GSD, unitamente al trasferimento delle competenze e delle conoscenze tecniche di GKSD Engeenering & Construction, utilizzate per la ricostruzione della struttura ospedaliera, hanno avvicinato l’Iraq all’Italia, aprendo la strada per future collaborazioni anche in altri ambiti industriali.
“Il nostro popolo merita le migliori cure. Possiamo essere in ritardo in altri ambiti, ma non possiamo esserlo in ambito sanitario”, ha dichiarato il Primo Ministro iracheno. Il piano strategico del governo per la sanità del Paese prevede anche la costruzione di nuovi 16 ospedali, centri specializzati per la cura delle patologie più gravi e più diffuse.
“I nostri cittadini non saranno più costretti ad andare all’estero per curarsi e saranno testimoni diretti di un cambiamento epocale del livello della qualità delle cure”, ha infine concluso il Primo Ministro iracheno, che non ha mancato di aggiungere uno speciale ringraziamento per il Gruppo San Donato e il suo Vice Presidente Kamel Ghribi per aver accettato una sfida che lui stesso ha ritenuto essere molto complessa.
A conclusione dell’inaugurazione, il dott. Kamel Ghribi ha dichiarato: “Il Al-Najaf Al-Ashraf Teaching Hospital è una dimostrazione unica di come l'assistenza sanitaria possa abbattere le barriere, creare valore e costruire ponti tra le nazioni. Lavorando instancabilmente dietro le quinte, abbiamo superato gli ostacoli per abbracciare l'audace visione del Primo Ministro Sudani, dimostrando che con la perseveranza e una forte unione, tutto è possibile”.