Otite in inverno: perché viene e come si cura

PUBBLICATO IL 22 GENNAIO 2024

Si manifesta con un calo uditivo e una sensazione di ovattamento, alcune volte anche con dolore e secrezioni. Parliamo dell’otite media, infiammazione dell’orecchio molto frequente nella stagione invernale, in particolare tra i bambini. 

Ma quali sono le cause? E soprattutto quali le terapie per curarla e i rimedi per alleviare i fastidi? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Giulia Locatelli, otorinolaringoiatra del Policlinico San Marco e di Smart Clinic all’interno de “Le Due Torri” e di Oriocenter.

 

Cosa è l’otite media

“Con il termine generale di otite si intende un’infiammazione dell’orecchio. Questa infiammazione può interessare l’orecchio esterno (padiglione auricolare e condotto uditivo esterno) e l’orecchio medio (membrana timpanica e cassa del timpano). 

In quest’ultimo caso si tratta appunto di otite media. Mentre l’otite esterna è più comune nei mesi estivi (la cosiddetta “otite dei nuotatori”), l’otite media si manifesta soprattutto in inverno” spiega la dottoressa Locatelli.

 

Otite media e inverno: che legame c’è e tipi di otite

L’otite media è più frequente in inverno, poiché è favorita principalmente dalle infezioni delle alte vie aeree. 

“In particolare può succedere che in seguito a un forte raffreddore si alterino: 

  • la normale apertura della tuba di Eustachio (il condotto che collega l’orecchio medio al naso la cui funzione è drenare secrezioni ed equilibrare la pressione dell’aria nell’orecchio); 
  • il movimento ciliare (il meccanismo naturale di autopulizia svolto dalle mucose delle vie respiratorie)

con conseguente accumulo di secrezioni a livello dell’orecchio medio. In questo caso si parla di ‘otite media effusiva’”, continua la specialista.

I sintomi dell’otite media effusiva

La classica sintomatologia dell’otite media effusiva è rappresentata da un calo uditivo con sensazione di ovattamento auricolare. Meno comunemente compaiono dolore auricolare e acufeni. 

Spesso, come accennato, è preceduta da una rinite acuta (raffreddore). 

Come curarla

“La terapia - suggerisce la dottoressa -  sia per gli adulti, sia per i bambini, prevede l’utilizzo di:

  • antinfiammatori;
  • mucolitici;
  • cortisonici;
  • raramente, e solo su indicazione medica, antibiotici

Un ruolo particolarmente importante è rivestito dall’igiene nasale, motivo per il quale soprattutto nei più piccoli, sono fortemente indicati i lavaggi nasali con soluzione fisiologica (anche a scopo preventivo). 

Altri trattamenti utili sono le insufflazioni endotubariche (solitamente eseguite nei centri termali) e la ginnastica tubarica (esercizi specifici che consentono la riabilitazione del tono muscolare della tuba di Eustachio). In rari casi può essere necessario un piccolo intervento chirurgico che prevede l’incisione della membrana timpanica, l’aspirazione del muco e il posizionamento di una tuba di ventilazione”.

L’ otite media acuta

Oltre all’otite media effusiva, legata alle malattie da raffreddamento, in inverno è di frequente riscontro anche l’otite media acuta, infezione di origine virale o batterica, sempre a carico dell’orecchio medio. 

I sintomi dell’otite media acuta

Come spiega la specialista: “L’insorgenza dei sintomi, a differenza di quanto succede nell’otite media effusiva che ha un esordio più ‘subdolo’ e meno invalidante, è rapida e comprende:

  • intenso dolore all’orecchio;
  • calo uditivo;
  • secrezione purulenta dall’orecchio;
  • febbre. 

Come si cura

La terapia si avvale di: 

  • antibiotici;
  • antinfiammatori;
  • antipiretici

In questo caso è assolutamente necessario evitare l’ingresso di acqua nell’orecchio, poiché potrebbe ritardare il processo di guarigione. Questa precauzione va sempre tenuta in considerazione anche a scopo preventivo nelle persone soggette a otiti medie acute ricorrenti (in particolare modo si consiglia di non immergere la testa sott'acqua, quando si fa il bagno in mare o in piscina e di fare la doccia con tappi o cotone posizionato all’ingresso del condotto uditivo esterno). 

Un ultimo, ma importante consiglio è limitare il ricorso ai bastoncini cotonati per la pulizia: possono essere usati solo a livello del padiglione auricolare; se più in profondità possono provocare microtraumatismi, favorendo sovrainfezione e conseguente otite” avverte l’esperta.

 

Bambini più a rischio otite: perché?

I bambini sono maggiormente esposti al rischio di otite a causa della particolare conformazione anatomica della tuba di Eustachio, che risulta più corta e più orizzontale rispetto a quella degli adulti. 

“A questo, poi, si aggiunge una situazione presente spesso in età pediatrica, cioè l’ipertrofia e l'infiammazione delle adenoidi posizionate a livello del rinofaringe. 

L’otite media effusiva, in particolare, pur potendo riguardare persone di tutte le età, è molto più frequente tra i 2 e i 6 anni di vita, mentre la sua incidenza si riduce, in genere, dopo i 10 anni. 

Anche nel caso dell’otite media acuta i bimbi sono particolarmente interessati: si calcola che la maggior parte dei bambini (oltre il 60%) abbia un episodio di otite media acuta nei primi 4 anni di vita, mentre la sua frequenza si riduce con l’età scolare”, conclude la dottoressa Locatelli.

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