Cibi iperproteici: quali sono e a cosa servono

PUBBLICATO IL 05 SETTEMBRE 2023

Sugli scaffali dei supermercati vi è una varietà sempre più ampia di cibi iperproteici. Ma quali sono e quando si può parlare di dieta iperproteica? Approfondiamo la tematica con la nostra esperta, la dott.ssa Maria Paola Bertani, dietista dell’Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano.

 

Le proteine: cosa sono e a cosa servono

Le proteine sono molecole complesse che esercitano un ruolo fondamentale nel nostro organismo, tanto da essere indispensabili per: 

  • la struttura e la funzione del corpo; 
  • la regolazione di numerose sue funzioni. 

“Sono proteine, ad esempio: 

  • gli anticorpi del sistema immunitario; 
  • gli enzimi che regolano le reazioni metaboliche; 
  • gli ormoni; 
  • componenti strutturali dei muscoli e della pelle. 

Hanno la funzione di trasportare alcune delle sostanze che circolano nell’organismo”, spiega la dottoressa. 

Ogni proteina è costituita da un insieme di unità più piccole, amminoacidi, legati tra loro in lunghe catene. Gli amminoacidi proteinogenici, cioè che sono utilizzati per la costruzione delle proteine, sono 20. 

“Solo 9 di questi sono amminoacidi essenziali, perché – ci spiega la specialista - non possono essere prodotti dal nostro corpo in maniera autonoma, ma devono essere necessariamente introdotti attraverso l’alimentazione. Le proteine sono soggette a un continuo processo di demolizione e sintesi detto ’turnover proteico’, espressione della capacità di adattamento del corpo umano al mutare delle sue esigenze”.

 

I cibi ricchi di proteine  

Fonti di proteine sono: 

  • tutti gli alimenti di origine animale (carne, pesce, uova, latte e derivati); 
  • i legumi
  • la frutta a guscio
  • i semi oleosi
  • i cereali, in minor misura. 

Qualitativamente si distinguono in base alla completezza con cui apportano l’intera gamma di amminoacidi, essenziali e condizionatamente essenziali. La completezza è: 

  • massima nel caso degli alimenti di origine animale; 
  • buona nel caso di legumi, semi oleosi e frutta a guscio; 
  • scarsa nel caso dei cereali. 

Le proteine sono quindi di primaria importanza per la funzionalità del corpo e per questo è necessario assumerle regolarmente attraverso l’alimentazione. 

 

I cibi proteici industriali

Barrette iperproteiche, comode da portare in giro e veloci da fruire, hanno spesso la funzione di sostituire il pasto. A loro si aggiungono alla lunga lista anche: 

  • yogurt
  • break spezza fame come biscotti
  • diverse varietà di pasta

“Purtroppo – precisa la specialista - questi prodotti sono pieni di additivi e si allontanano molto da ciò che possiamo considerare ‘naturale’ e benefico per la nostra salute. Se poi pensiamo al loro effetto sul peso corporeo, questi alimenti ‘fluidi’ non danno sazietà, quindi come spuntino dopo un’attività fisica è forse meglio un pezzetto di pane con del salmone o uno yogurt magro con un po’ di frutta secca ricca di grassi”.

 

Quando parlare di alimentazione iperproteica 

In letteratura non esiste un vero indice in grado di identificare le condizioni per poter definire un regime alimentare iperproteico. “A mio parere – specifica la dottoressa Bertani - quando il modello alimentare considerato raccomanda una dose proteica giornaliera superiore a quella consigliata dai LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti), allora può essere considerato iperproteico”.

I LARN italiani suggeriscono che la popolazione generale sana  di tutte le fasce di età e di entrambi i sessi introduca giornalmente 0,71-1,11g di proteine alimentari ogni chilogrammo di peso (g/kg).  

In fasi particolari della vita, come durante la gravidanza, alle donne che mostrano una percentuale di deposizione proteica del 70% (80% se di giovanissima età) viene consigliato di introdurre il 13% delle calorie (normocalorica) sottoforma di proteine al quale sommarne altre 6g. 

Gli sportivi, invece, hanno un maggior fabbisogno proteico rispetto alla media e pertanto possono optare per una dieta iperproteica.

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