Neuroma di Morton: cos’è e quali sono i sintomi

PUBBLICATO IL 27 FEBBRAIO 2023

Il neuroma di Morton è una nevralgia localizzata nella pianta anteriore del piede: si tratta di una neuropatia (patologia a carico dei nervi) diffusa dovuta all’infiammazione e all’ispessimento del nervo interdigitale che innerva le dita del piede.

Approfondiamo l’argomento insieme al Dott. Davide Varotto, medico ortopedico dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia sez. I dell’Istituto Clinico Città di Brescia.

 

Un’infiammazione del nervo sensitivo digitale

“La sindrome di Morton o neuroma di Morton - spiega il dott. Varotto - è una metatarsalgia di tipo nevralgico dovuta ad un processo di irritazione/compressione di probabile origine meccanica che, generalmente, interessa il 2° o il 3° nervo digitale del piede e che può evolvere sino alla formazione di un piccolo nodulino il cui diametro spazia tra i 3,5 e i 12 millimetri”.

 

I sintomi più ricorrenti

Immaginate di camminare in presenza di un piccolo nodulo sottocutaneo localizzato a livello plantare. Un fastidio non da poco che può ulteriormente aggravarsi non solo con l’utilizzo di calzature strette, ma anche con la fisiologica irritazione del nervo e la sensazione estremamente dolorosa che ne consegue. 

“I sintomi  più frequenti che lamentano i pazienti affetti da questa sindrome sono una fitta bruciante (simile a quella derivante dal contatto con corpi roventi, molto caldi) sotto le teste dei metatarsali, che spesso si irradia anche alle dita (2° e 3° dito o 3° e 4° dito, a seconda che sia interessato il 2° o 3° nervo digitale), con una sensazione di: 

  • intorpidimento
  • bruciore;
  • scossa alle dita stesse

Per tutti, l’esigenza più comune è quella di sfilarsi la scarpa e massaggiarsi il piede per avere un’immediata sensazione di sollievo”. 

 

La diagnosi e l’intervento chirurgico 

“La diagnosi - sottolinea il Dott. Varotto - coniuga un’anamnesi accurata ad un percorso clinico ben definito. Gli esami più efficaci per la conferma del sospetto diagnostico di questa sindrome sono: 

  • risonanza magnetica; 
  • ecografia dinamica”. 

Quando la patologia riscontrata risulta essere ad uno stadio molto avanzato, l’intervento di neurectomia, ossia l’asportazione chirurgica del nervo con il nodulino neuromatoso, risulta necessario.

Il periodo post operatorio

Una volta asportato chirurgicamente il neuroma e rimarginata la ferita, è previsto un periodo riabilitativo che generalmente consiste in: 

  • esercizi di mobilizzazione delle dita dei piedi per riprendere mobilità ed elasticità; 
  • esercizi di stretching per il tendine d'achille; 
  • esercizi di mobilizzazione attiva e passiva della caviglia. 

In questa fase di recupero può essere d’aiuto anche ricorrere alla tecar terapia o a massaggi linfodrenanti

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