Innamorarsi e amare: cosa succede al nostro cervello?
PUBBLICATO IL 13 FEBBRAIO 2023
*(pagina aggiornata il 19 febbraio 2024)
È capitato a tutti: tachicardia, vampate di calore, mani che sudano, euforia e bocca secca. Di cosa si tratta? Niente di grave, vi state innamorando.
Ma cosa ci accade quando ci innamoriamo? Da millenni, la poesia, il teatro, la letteratura e la musica associano l’amore al cuore. Ma è davvero così? La risposta l’abbiamo dalla neuropsicologia e dagli studi fatti negli ultimi anni che attestano che la vera cabina di regia non è il cuore, ma il cervello.
La Dott.ssa Alice Di Paolo, psicologa presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza e presso Zucchi Wellness Clinic, ci spiega cosa accade al nostro cervello quando ‘perdiamo la testa per qualcuno’!
Dopamina e serotonina, con loro ci si innamora!
“Quando ci innamoriamo siamo l’emblema della felicità: gentili, sorridenti, ottimisti e pieni di energia. A scatenare tutte queste emozioni è il nostro cervello e lo straordinario meccanismo che regola il suo funzionamento”, afferma la dott.ssa Di Paolo. Al suo interno, sono infatti, diverse le aree cerebrali coinvolte nell’innamoramento:
- amigdala;
- corpo striato;
- corteccia parietale posteriore;
- corteccia frontale e pre-frontale;
- ippocampo;
- ipotalamo.
“Queste aree si attivano attraverso un meccanismo identificato come ON-OFF: si attivano cioè i circuiti cerebrali della ricompensa (ON) e, simultaneamente, avviene una diminuzione dell’attività delle aree coinvolte nel giudizio critico e nelle emozioni negative attraverso l’amigdala (OFF).
Nello specifico, l’intenso coinvolgimento emotivo avviene quando c’è un rilascio importante di dopamina, neurotrasmettitore rilasciato dall’ipotalamo e associato al desiderio, alla ricompensa e agli stati euforici. Quindi, se da una parte abbiamo un incremento della dopamina, dall’altra vi è una diminuzione della serotonina legata all’umore. Per tale motivo si può passare dal provare un’intensa euforia a stati di ansia e tristezza come, ad esempio, nel caso ottenessimo un rifiuto da parte della persona amata”, continua la dott.ssa.
Inoltre, si attiva la produzione di adrenalina che provoca la sensazione comune che tutti definiamo ‘farfalle nello stomaco’.
È importante ricordare che la dopamina si attiva anche in risposta alle assunzioni di sostanze stupefacenti ed è legata quindi alle dipendenze, questo spiega il desiderio crescente nei confronti del partner in amore e l’assuefazione che provoca.
L’amore: il ruolo di ossitocina e vasopressina dopo l’innamoramento
“Una volta che si supera la fase ‘farfalle nello stomaco’ - spiega la psicologa -, nel cervello aumenta la produzione dell’ossitocina e di vasopressina, gli ormoni coinvolti maggiormente nella fase successiva all’innamoramento, in grado di:
- stimolare sentimenti di tenerezza e calore;
- svolgere un ruolo nel mantenimento a lungo termine dei legami;
- aumentare la produzione di endorfine, favorendo la sensazione di benessere, di appagamento e di fiducia”.
Uomo e donna: 2 modi diversi di innamorarsi
“Le differenze di genere nella fase dell’innamoramento sono dimostrate da studi specifici al riguardo. Le donne mostrano una maggiore attività nelle regioni associate a:
- attenzione;
- emozioni;
- memoria.
Gli uomini, invece, hanno mostrato una maggiore attività nelle aree associate a:
- visione dei bei volti;
- segnali di giovinezza;
- bellezza.
Tra uomo e donna vi sono, inoltre, differenze di strategie per far fronte alle situazioni stressanti presenti nelle prime fasi dell’innamoramento (come, ad esempio, la paura di un rifiuto), mentre nella fasi successive della relazione, queste differenze sembrano essere meno presenti anche a causa della riduzione dei livelli di stress”.
In questi casi è bene precisare che, sia negli uomini che nelle donne, i comportamenti e le azioni sono sempre il risultato di fattori biologico-genetici, culturali e familiari. Per questo, anche l’innamoramento può essere differente da persona a persona.
Perché non possiamo fare a meno di un cervello innamorato
“Innamorarsi ed essere ricambiati ci rende energici e in grado di ridurre i livelli di stress e ansia. Anche se nelle prime fasi, l’amore porta via considerevoli energie, è un sentimento incondizionato al quale è difficile rinunciare.
Per poter portare avanti la relazione, però, ci vuole volontà e lavoro di coppia, l’ossitocina e la vasopressina con il tempo possono non dare più la giusta spinta ed è importante perciò reagire con il giusto approccio per far sì che l’amore possa continuare”, conclude l’esperta.