A Monica Casucci il prestigioso Starting Grants assegnato dall’European Research Council

PUBBLICATO IL 22 NOVEMBRE 2022

Sono 408 i prestigiosi finanziamenti ERC ‘Starting Grants’ assegnati oggi dal Consiglio Europeo per la Ricerca (ERC), per un valore di 636 milioni di euro. Tra i ricercatori e le ricercatrici che hanno ottenuto l’ambitissima borsa, selezionati attraverso un rigoroso processo competitivo lungo quasi un anno, c’è Monica Casucci, responsabile dell’Unità di ricerca in Immunoterapie Innovative dell’IRCCS Ospedale San Raffaele

Casucci è uno dei 41 ricercatori italiani finanziati dall’ERC a questa tornata e solo uno dei 19 ad aver ricevuto il finanziamento lavorando in un istituto di ricerca italiano. Su 46 nazionalità, l’Italia è la seconda più rappresentata dopo la Germania.

Già coordinatrice e responsabile di importanti studi pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali, Monica Casucci, grazie a questo finanziamento, potrà studiare e sviluppare approcci CAR-T efficaci contro tumori solidi difficili da trattare. 

L'ERC, istituito dall'Unione europea nel 2007, è la principale organizzazione europea che opera per incoraggiare la ricerca di eccellenza finanziando ricercatori e ricercatrici, giovani, brillanti e creativi di qualsiasi nazionalità ed età. Il prestigioso riconoscimento assegnato oggi a Casucci è il 19° ERC grant vinto da un ricercatore dell’IRCCS Ospedale San Raffaele in 15 anni di storia del programma di finanziamento europeo.

 

Terapie CAR-T contro i tumori

Da anni, Monica Casucci e il suo gruppo di ricerca hanno come obiettivo quello di sviluppare terapie innovative contro tumori aggressivi e ancora difficili da trattare attraverso la tecnologia CAR-T.  Questo approccio consiste nell’ingegnerizzare geneticamente alcune cellule del sistema immunitario (per la precisione i linfociti T) per renderle capaci di riconoscere ed eliminare i tumori

Un esempio è rappresentato da un approccio di terapia CAR-T sviluppato da Casucci presso il San Raffaele: la tecnica prevede di prelevare i linfociti T del paziente e potenziarli rendendoli capaci di riconoscere un recettore tumorale chiamato CD44v6. Questo bersaglio terapeutico ha il grande vantaggio di essere espresso da molteplici tipi tumorali, inclusi diversi carcinomi e sarcomi, aprendo la possibilità di una applicazione delle CAR-T anti-CD44v6 anche in questi contesti.

“Le terapie CAR-T stanno dando ottimi risultati contro i tumori del sangue, come leucemie e linfomi, ma il nostro attuale obiettivo è riuscire a rendere questa tecnologia sempre più efficace anche per tumori solidi aggressivi, come quello al pancreas, al polmone, all’ovaio e alla vescica”, spiega Casucci.

 

Il progetto vincitore

Il progetto di ricerca con cui Monica Casucci ha vinto lo starting grant mira, appunto, a sviluppare approcci CAR-T efficaci contro tumori solidi.

La strategia si basa sull’ingegnerizzazione dei linfociti CAR-T con fattori in grado di bersagliare la glicosilazione, ovvero lo scudo zuccherino che aiuta le cellule maligne ad evadere la risposta immunitaria. L’approccio ha l’ambizione di superare contemporaneamente diverse barriere protettive erette dalle cellule tumorali e, in prospettiva, potrebbe trovare applicazione anche in altri contesti, come le infezioni virali.  Il progetto porterà inoltre allo sviluppo di piattaforme tecnologiche innovative e modelli preclinici strumentali allo sviluppo di immunoterapie del cancro sempre più efficaci.

“Sono molto felice di questo importante riconoscimento, che permetterà a me e al gruppo che dirigo di mettere le biotecnologie al servizio della medicina per raggiungere anche nei tumori solidi i successi ottenuti con le cellule CAR-T nei linfomi a cellule B – continua Monica -. Il mondo della ricerca è difficile, ma mai monotono, in continuo divenire e ispirato non solo dalla curiosità e dalla sete di conoscenza, ma anche dalla consapevolezza che si sta facendo qualcosa che potrebbe avere un impatto importante sulla vita delle persone e sul futuro dei nostri figli”.

 

Chi è Monica Casucci

Monica Casucci, classe 1983, è laureata in Biotecnologie cellulari e molecolari con lode all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e ha conseguito un dottorato di ricerca alla Open University. Durante il percorso di studi, ha trascorso un periodo a Houston, in Texas, per poi decidere di proseguire la sua carriera scientifica all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, dove ora dirige un proprio gruppo di ricerca nella Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie Infettive. Monica Casucci è anche membro di diversi consorzi internazionali sulle terapie CAR-T, con l’obiettivo di trasformare il più rapidamente possibile le scoperte fatte in laboratorio in nuovi trattamenti per i pazienti che ancora oggi non trovano una cura efficace.

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