Cos'è la pancreatite e quali sono i sintomi

PUBBLICATO IL 10 GIUGNO 2021

La pancreatite può essere acuta o cronica. Come riconoscere e come curare queste due forme di malattia? Parola al gastroenterologo.

La pancreatite è un’infiammazione del pancreas che può essere diagnosticata in due fasi distinte:

  • la pancreatite acuta;
  • la pancreatite cronica.

Entrambe sono patologie in aumento. La pancreatite acuta è la terza più frequente causa di accesso in Pronto Soccorso tra le malattie digestive e la pancreatite cronica riguarda almeno 50 persone ogni 100.000.

Capiamo come distinguerle e come trattarle grazie al nostro esperto, il dott. Gabriele Capurso, responsabile di Unità Funzionale di Ricerca Clinica presso l’Unità Operativa di Endoscopia Biliopancreatica ed Ecoendoscopia  dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e vice direttore del Centro per la Ricerca e Cura sulle Malattie del Pancreas dell’Istituto.

La pancreatite acuta

La pancreatite acuta si presenta improvvisamente e può essere di forma:

  •  lieve (90% dei casi);
  •  severa (il restante 10%).

I sintomi della pancreatite acuta

“Si presenta con un quadro clinico variabile, ma l’elemento caratterizzante è il dolore addominale violento ed improvviso, che compare prevalentemente nella parte alta dell’addome (dolore ‘a sbarra’) ma che si può anche diffondere verso la schiena (‘a cintura’)”, spiega il dottor Capurso.

Oltre al dolore, possono comparire:

  • nausea;
  • vomito;
  • febbre.

Il paziente con questi sintomi improvvisi e violenti si reca quasi sempre in Pronto Soccorso dove, con l’ausilio di esami del sangue ed esami radiologici, si effettua la diagnosi di pancreatite acuta.

La pancreatite acuta grave

Nelle forme severe invece, nel corso del ricovero, la pancreatite acuta può evolvere in:

  • insufficienza renale e respiratoria;
  • setticemia;
  • shock.

“È importante che lo specialista riconosca prontamente il livello di gravità della patologia acuta in modo da intervenire il più rapidamente possibile e con la modalità più appropriata”, afferma il dottore.

Le cause

Nel 90% dei casi le cause della pancreatite acuta sono:

  • calcolosi biliare, ancora più frequente nel sesso femminile;
  • abuso di alcool.

I restanti casi sono causati da:

  • livelli molto elevati di trigliceridi nel sangue;
  • mutazioni genetiche ereditarie;
  • anomalie anatomiche;
  • assunzione di alcuni farmaci o altre sostanze “tossiche”;
  • tumori benigni o maligni;
  • danno autoimmune del pancreas.

La diagnosi

La diagnosi di pancreatite acuta, richiede per definizione la presenza di almeno 2 tra questi elementi:

  • dolore tipico, come da sintomi descritti;
  • esami del sangue alterati, con valori di amilasi o lipasi almeno 3 volte più alti del normale;
  • segni di infiammazione del pancreas ad una ecografia o TAC all’addome.

La terapia per la pancreatite acuta

Nella maggior parte dei casi, la pancreatite acuta si risolve da sola in 7-15 giorni.

La terapia è di sostegno con:

  • infusione di fluidi endovena, specie nelle prime ore;
  • antidolorifici;
  • un supporto nutrizionale, quando non è possibile alimentarsi per bocca entro pochi giorni.

Per le forme più severe di pancreatite acuta, invece, è spesso necessario supportare la funzione degli organi con ossigeno o altri provvedimenti o procedere alla la somministrazione di altri farmaci, ad es. antibiotici, per la completa risoluzione delle complicanze della patologia.

I casi in cui è necessario l’intervento chirurgico sono rari, e oggigiorno anche le eventuali complicanze (come la comparsa di raccolte liquide infette o meno che richiedono drenaggio) sono trattate per via endoscopica o radiologica.

In ogni caso, per evitare le recidive, è fondamentale identificare la causa e rimuoverla. Nel caso della pancreatite acuta causata da calcoli della colecisti, rimuovendo la stessa chirurgicamente.

La pancreatite cronica

Rispetto alla forma acuta, la pancreatite cronica presenta sintomi e segni più sfumati o subdoli e, talvolta, può presentarsi come asintomatica, non generando alcun tipo di disturbo al paziente, o paucisintomatica, con pochi sintomi.

I sintomi

I sintomi ed i segni della pancreatite cronica sono:

  • dolore addominale cronico, di intensità e durata variabili, con recrudescenze, ossia attacchi che possono durare da diverse ore a giorni interi; si presenta più spesso dopo i pasti e la sede è simile a quella della pancreatite acuta;
  • cattiva digestione degli alimenti, dovuta alla riduzione della quantità di enzimi digestivi presenti nel succo pancreatico che non consentono una corretta digestione e assorbimento del cibo; questo può causare anche diarrea con perdita di grassi, denutrizione e perdita di peso;
  • diabete, causato dalla diminuzione della produzione dell’insulina, un ormone prodotto dal pancreas deputato alla regolazione della glicemia (livello di zuccheri nel sangue), responsabile del diabete.

Le cause

La pancreatite cronica, nella gran parte dei casi, è causata da abuso cronico di alcool e da fumo di sigaretta, che rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza di entrambe le forme e per la progressione nel tempo della pancreatite cronica”, afferma il dottore.

In alcuni casi, la pancreatite cronica è dovuta invece a ripetuti episodi di pancreatite acuta e, in rari casi, a:

  • mutazioni genetiche ereditarie;
  • ostruzione del dotto pancreatico da parte di neoplasie benigne o maligne.

La diagnosi

La pancreatite cronica viene diagnosticata principalmente grazie ad esami radiologici:

  • ecografia, TAC e/o RMN (Risonanza Magnetica Nucleare);
  • ecoendoscopia, che permette la diagnosi anche delle forme più lievi e meno riconoscibili;
  • esami del sangue e delle feci sono utili a definire la presenza di “malfunzionamento” del pancreas e le sue conseguenze.

“É anche utile ricordare che, in questa forma, vanno ricercate attivamente le complicanze legate alla malnutrizione che possono a loro volta causare ulteriori problemi di salute. Basti ricordare che un terzo dei pazienti con pancreatite cronica sviluppa osteoporosi, anche se di sesso maschile e in età giovanile” segnala Capurso.

Come si cura la pancreatite cronica

Per il suo trattamento, sono possibili diverse modalità d’intervento:

  • modifica dello stile di vita, eliminando consumo di alcol e sigarette;
  • controllo del dolore, tramite assunzione di antidolorifici;
  • assunzione d’integratori degli enzimi pancreatici;
  • gestione del diabete, attraverso l’assunzione di farmaci.

“Inoltre in molti casi - conclude il dottore - per trattare le complicanze della malattia, è necessario ricorrere a:

  • trattamenti endoscopici invasivi e complessi grazie all’Ecoendoscopia e Colangio Pancreatografia Retrograda Endoscopica (ERCP);
  •  interventi chirurgici”.

Il Pancreas Center del San Raffaele

Soprattutto in questi casi di complessa gestione, con complicanze o ricorrenze oppure quando vi sono dubbi rispetto alle cause della malattia, è fondamentale affidarsi ad un Centro dedicato, come il Pancreas Center del San Raffaele (ne abbiamo parlato qui).

Infatti, le patologie che coinvolgono il pancreas sono di difficile gestione e le relative procedure endoscopiche e chirurgiche sono considerate tra le più complesse tra quelle addominale per cui è necessario rivolgersi a un centro di alto volume di attività e ad alta specializzazione.

 

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