Depressione in gravidanza
PUBBLICATO IL 03 GENNAIO 2018
La depressione in gravidanza è oggetto di attenzione crescente da parte del mondo scientifico e dei mass media. Abbiamo chiesto al Dott. Roberto Garbelli, Responsabile dell’U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Istituto Clinico S. Anna, perché è importante parlare della salute mentale della donna gravida.
“Il periodo della gravidanza e del primo anno dopo il parto infatti è un periodo ad alto rischio per la salute mentale della donna a causa delle modificazioni biologiche, psichiche e sociali tipiche di questo periodo. Dopo un iniziale interesse rivolto quasi esclusivamente ai disturbi depressivi del post-partum negli ultimi anni la ricerca ha cominciato a considerare e a studiare anche la depressione che si presenta durante il periodo della gravidanza, la cosiddetta depressione prenatale. La prevalenza di sintomi depressivi in gravidanza si attesta intorno al 10-20%, valori simili se non addirittura superiori a quella post-natale”.
Esistono fattori di rischio per ammalarsi di depressione durante i nove mesi della gravidanza?
“I fattori più significativi sono l’ansia presente fin dall’inizio della gravidanza, eventi di vita stressanti, uno scarso supporto sociale, soprattutto da parte del partner, aver sofferto di depressione prima della gravidanza, una gravidanza non desiderata, subire violenza domestica”.
Può causare complicanze del decorso della gravidanza e sul feto?
“Per quanto riguarda gli effetti della depressione prenatale sul decorso della gravidanza e gli esiti fetali si registrano aumenti significativi di parto pretermine, rallentamento della crescita fetale. Altre complicanze legate ai disturbi depressivi durante la gestazione sono la poliabortività, la preeclampsia e parti operativi. Anche i bambini nati da madri che hanno avuto depressione in gravidanza possono nei primi anni di vita avere problemi comportamentali e cognitivi. Queste complicanze sottolineano l’importanza dei programmi di screening e di interventi di supporto in gravidanza che devono essere precoci e coinvolgere diverse figure professionali come ginecologo, ostetrica, medico di medicina generale, psicologo, psichiatra, ecc...".