Programma di screening gratuito per la salute di cuore e polmoni nei fumatori

*Pagina aggiornata il 24 marzo 2022

Il San Raffaele ha avviato un progetto di ricerca sulla prevenzione delle patologie legate al fumo e offre uno screening gratuito per controllare la salute di cuore e polmoni nei fumatori

Si tratta del progetto di ricerca SMAC (Smokers health Multiple ACtions), pensato per i soggetti ad alto rischio di sviluppare una malattia polmonare associata al consumo di tabacco.

Il progetto è coordinato dalla prof.ssa Giulia Veronesi, direttrice del programma strategico in Chirurgia Robotica Toracica dell’Unità di Chirurgia Toracica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.

Chi può partecipare al programma di screening

Lo studio è rivolto a:

  • Persone che fumano da più di 20 anni circa un pacchetto di sigarette al giorno
  • Persone con età superiore ai 50 anni che hanno smesso di fumare da meno di 15 anni

I partecipanti non devono inoltre aver già effettuato una TAC a basso dosaggio negli ultimi 18 mesi o aver partecipato a precedenti screening polmonari negli ultimi 5 anni.

 

Come iscriversi

Per partecipare potete compilare direttamente il form online cliccando qui, oppure scrivere una mail a screeningpolmone@hsr.it fornendo:

  • nome e cognome
  • numero di telefono
  • data di nascita.

Sarete poi ricontattati direttamente dall’Ospedale San Raffaele per ulteriori spiegazioni. 

In cosa consiste il programma di screening

Il programma include:

  • un colloquio sullo stile di vita e la compilazione di un questionario;
  • una TAC a basso dosaggio e senza contrasto
  • un prelievo del sangue
  • una spirometria (un esame della respirazione)
  • un colloquio specialistico per smettere di fumare

Sulla base dei risultati di questi esami verrà inoltre calcolato un livello di rischio cardiovascolare e polmonare individuale e sarà possibile iniziare un programma antifumo intensivo personalizzato coordinato dalla dr.ssa Retegno Isabella.

La TAC a bassa dose non mette in alcun modo a rischio la salute perché la dose di radiazioni è molto bassa.

Perché aderire al programma

Dopo diversi studi condotti negli USA e in Europa, oggi sappiamo che la TAC a basso dosaggio è in grado di riconoscere il tumore al polmone ai primi stadi della patologia e le sue forme pre-tumorali, consentendo di intervenire in modo efficace e mininvasivo, anche grazie alle moderne tecniche di chirurgia robotica,con ottime chance di cura.

L’efficacia dello screening con TAC a basso dosaggio nel ridurre la mortalità tra i fumatori ha implicazioni importanti considerato che il tumore al polmone è tra i più diffusi nella popolazione – a causa del consumo di sigarette – , è il primo per numero di vittime ed è inoltre silente fino al suo stadio avanzato.

L’obiettivo della ricerca dello staff di Giulia Veronesi è migliorare ulteriormente gli strumenti di diagnosi precoce e prevenzione.

L'idea è quella di aggiungere alla TAC a basso dosaggio – che a volte restituisce alcuni falsi positivi – la scoperta di nuovi biomarcatori nel sangue dei fumatori, in grado di predire l’insorgere della patologia.

Un altro obiettivo

Il progetto, che prevede anche di sviluppare un algoritmo automatico con l’ausilio dell’intelligenza artificiale applicata alla diagnosi dei noduli polmonari, è possibile grazie alla collaborazione dell’Unità di Radiologia diretta dal prof. Francesco De Cobelli