
Nasce la Rete Wound Care del Gruppo San Donato: un nuovo modello di assistenza per la cura delle ferite croniche
PUBBLICATO IL 11 MARZO 2025
Il Gruppo San Donato continua a rafforzare il suo impegno per porre il paziente al centro della sua missione. Nasce la Rete Wound Care, un sistema innovativo e strutturato per la cura delle ferite croniche e la presa in carico del paziente, basato su un modello organizzativo multidisciplinare e integrato fra tutti gli ospedali del Gruppo San Donato.
Questa nuova rete non solo migliorerà l’accesso alle cure specialistiche, ma contribuirà a ridurre l’impatto delle ferite croniche sulla salute pubblica, promuovendo un sistema sanitario più sostenibile ed efficiente.
La Rete sarà strutturata con 2 ospedali HUB – gli Istituti Clinici Zucchi di Monza e l’IRCCS Ospedale San Raffaele – che forniranno supporto avanzato ai casi più complessi, mentre gli altri ospedali del Gruppo opereranno come Centri Spoke, garantendo una gestione capillare e tempestiva sul territorio.
Un elemento strategico di questo modello sarà la piattaforma di health meeting per i medici, un sistema avanzato in grado di connettere gli ospedali della rete, assicurando un supporto immediato nella pratica clinica e facilitando la collaborazione tra specialisti, per una gestione ottimale dei pazienti.
La presentazione ufficiale della Rete Wound Care e del Gruppo Centrale di Governance si è tenuta martedì 11 marzo 2025 presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza, alla presenza di una rappresentanza del management sanitario e clinico degli ospedali del Gruppo.
L'importanza della Wound Care
La Vulnologia, o Wound Care, è una disciplina medica focalizzata sulla cura, gestione e guarigione delle ferite acute e croniche, spesso associate a traumi, interventi chirurgici, ulcere da pressione e patologie croniche come il diabete.
Secondo le stime, in Italia oltre 2 milioni di persone soffrono di queste problematiche, con un impatto economico annuo di circa 1,5 miliardi di euro. Le ulcere degli arti inferiori hanno, infatti, una prevalenza dell'1% nella popolazione generale, che aumenta al 3,6% tra gli individui di età superiore ai 65 anni.
Le ulcere da pressione, invece, colpiscono circa l'8% dei pazienti ospedalizzati e tra il 15% e il 25% di quelli ricoverati in strutture di lungo degenza, e la fascia d’età più colpita è quella degli ultraottantenni; secondo l’ISTAT entro il 2030 questa popolazione raggiungerà gli 8 milioni di persone, di cui circa 3,5 milioni saranno non autosufficienti.
Questi dati evidenziano la necessità di strategie efficaci per la prevenzione e il trattamento delle ferite croniche, al fine di ridurre le ospedalizzazioni evitabili e migliorare la qualità di vita dei pazienti.
La Rete Wound Care GSD: gli obiettivi
La GSD Wound Care Web nasce con l'obiettivo di creare una Rete Unica di Vulnologia per garantire la continuità assistenziale e uniformare e migliorare la gestione delle ferite in tutte le strutture sanitarie del Gruppo San Donato. Gli obiettivi principali della GSD Wound Care Web:
- sviluppare una competenza condivisa in tutti gli ospedali del Gruppo riguardo alla gestione delle lesioni cutanee, creando un linguaggio comune e pratiche uniformi, attraverso un approccio multidisciplinare che coinvolge medici, infermieri, fisioterapisti e altri specialisti;
- migliorare la qualità dei trattamenti e dei servizi, assicurando formazione adeguata agli operatori sanitari e ottimizzazione delle risorse per garantire esiti clinici migliori e tempestivi;
- facilitare la collaborazione tra le strutture ospedaliere per una gestione integrata e continua delle ferite, permettendo una presa in carico completa del paziente;
- promuovere l'innovazione e la ricerca per integrare costantemente nuove tecnologie e pratiche terapeutiche, garantendo così il miglior approccio possibile per la cura delle ferite;
- assicurare l’accesso a trattamenti avanzati in modo equo e accessibile in tutte le strutture della rete, come l’uso di medicazioni avanzate (idrocolloidi, schiume, bendaggi ossidozincati, garze medicate) e di macchinari tecnologici come la cosiddetta VAC-therapy®, la fototerapia, e l’ossigenoterapia iperbarica.
La struttura della rete: i centri HUB e SPOKE
La rete del GSD Wound Care sarà composta da 2 Centri HUB e 13 Centri Spoke, organizzati per garantire un servizio capillare ed efficace:
- i Centri HUB saranno l’IRCCS Ospedale San Raffaele e gli Istituti Clinici Zucchi, con il compito di centralizzare la formazione specialistica, fornire supporto tecnico e gestire le ferite avanzate;
- i Centri Spoke assicureranno la continuità assistenziale, riducendo i tempi di attesa, e la presa in carico dei pazienti nelle seguenti strutture: Policlinico San Pietro, Policlinico San Marco, Istituto Clinico S. Anna, Istituto Clinico Città Di Brescia, Istituto Clinico San Rocco, Istituto Clinico Villa Aprica, IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio, Istituto Clinico San Siro, IRCCS Policlinico San Donato, Istituto di Cura Città Di Pavia, Istituto Clinico Beato Matteo, Villa Chiara e Villa Erbosa.
La parte organizzativa della Rete sarà affidata a un Gruppo Centrale di Governance composta da medici specialistici e personale sanitario altamente qualificato suddiviso in una componente tecnica e una organizzativa.
Formazione e Monitoraggio: i punti di forza della Rete
A supporto del Gruppo Centrale di Governance sarà prevista l’attivazione di 2 gruppi di lavoro dedicati alla formazione e al monitoraggio.
Nel dettaglio avranno il compito di:
- garantire elevati standard di cura, attraverso corsi teorico-pratici per il personale sanitario;
- istituire un sistema di monitoraggio basato su indicatori di processo ed esito, per valutare l'efficacia dei trattamenti e ottimizzare le prestazioni cliniche nel tempo.
Come opererà la Rete Wound Care
La Rete Wound Care del Gruppo San Donato seguirà un modello organizzato basato su 4 canali di accesso:
- medico di Medicina Generale;
- specialista esterno;
- Pronto Soccorso;
- richieste provenienti da unità ospedaliere o reparti all’interno di un centro HUB o Spoke.
Dopo una prima valutazione, il paziente verrà preso in carico e, in base alla complessità del quadro clinico, sarà gestito dall’ospedale cui si è rivolto oppure, nei casi più complessi, qualora il teleconsulto tra l’ospedale Spoke e l’Ospedale HUB non fosse sufficiente, verrà direttamente preso in carico da quest’ultimo ospedale.
Un ruolo chiave sarà svolto dalla piattaforma di health meeting, uno strumento rapido ed essenziale che permetterà ai professionisti dei Centri Spoke di confrontarsi in tempo reale con gli specialisti dei Centri HUB. Questo sistema garantirà un supporto immediato nella gestione clinica, ottimizzando i percorsi di cura e riducendo i tempi di attesa per i pazienti.