Come si manifesta la cheratite puntata e come si cura

PUBBLICATO IL 25 LUGLIO 2024

La cheratite puntata è un disturbo molto diffuso degli occhi che si verifica più spesso durante la bella stagione. Ne parliamo con il Dott. Gianpaolo Gatta, Responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica dell’Istituto Clinico S. Anna, che ci spiega come riconoscerla e cosa fare.

 

Cos’è la cheratite puntata

La cheratite puntata è un disturbo che determina la sofferenza delle cellule dell’epitelio corneale (membrana che ricopre la parte esterna della cornea): i raggi ultravioletti del sole, riflessi dalle superfici in condizioni di elevata illuminazione, danneggiano il dna di queste cellule. 

Giovani e anziani, nessuno è escluso. In particolare, deve prestare attenzione:

  • chi va in barca o in montagna per un’escursione sui ghiacciai;
  • chi legge a lungo in riva al mare.

 

Come riconoscerla

Chi ne è affetto percepisce la sensazione di un corpo estraneo nell’occhio, quasi come fosse sabbia. È importante ricordare come la sintomatologia non sia simultanea all’esposizione al sole: i primi sintomi, infatti, possono comparire anche a distanze di ore. 

 

Cosa evitare

Evitare di: 

  • restare senza protezione e quindi occhiali da sole;
  • non dilungarsi troppo a lungo nella lettura, perché è un’attività che tende a ridurre la frequenza di ammiccamento per cui si è ancora più esposti a una forma di cheratite da esposizione.

La cheratite puntata, quando si manifesta, può essere molto pericolosa: se compare quando si è in barca da soli o nel bel mezzo di un’escursione sui ghiacciai, per esempio, si rischia di non riuscire a tenere più gli occhi aperti e a quel punto rientrare diventa difficile.

 

Come si diagnostica

Un paziente affetto da cheratite puntata è facilmente riconoscibile. Lo specialista, infatti, se osserva i suoi occhi con l’ausilio di una lampada a fessura, rileva la presenza di innumerevoli puntini grigiastri sulla sua cornea.

 

Cura e terapia

Il trattamento più efficace abbina le lacrime artificiali al cortisone. Quest’ultimo andrebbe assunto 2/3 volte al giorno per 2/3 giorni al massimo, in modo da ridurre al minimo il problema.

 

Come prevenirla 

Come forma di prevenzione, oggi sono disponibili sul mercato degli occhiali premontati per leggere da vicino dotati di lenti fotocromatiche che si scuriscono quando si è esposti al sole.

Cura e Prevenzione