Giornata Mondiale della Sicurezza del paziente: la visione di Gruppo San Donato
PUBBLICATO IL 17 SETTEMBRE 2021
Il dott. Alberti, Sovraintendente Sanitario di Gruppo San Donato, spiega l’importanza della ‘sicurezza del paziente’ in ambito sanitario e cosa fa il Gruppo per tutelarla.
Il 17 settembre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della sicurezza del paziente, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Quello della sicurezza dei pazienti è un tema fondamentale sia per i diretti interessati, sia per gli ospedali che devono adottare delle misure specifiche per osservarla, trasformandola in un vero e proprio principio culturale.
Abbiamo affrontato l’argomento con il dottor Valerio Fabio Alberti, Sovraintendente Sanitario di Gruppo San Donato, il quale ci ha descritto come il tema della sicurezza venga interpretato da Gruppo San Donato.
La sicurezza dei pazienti: cosa significa
“La sicurezza dei pazienti è un tema centrale per il mondo della Sanità perché la medicina, negli anni, ha sviluppato una capacità di intervento sempre più sofisticata anche sui pazienti fragili. E’ ovvio, però, che questa aumentata capacità di intervento espone a maggiori rischi e quindi richiede particolare attenzione alla prevenzione del rischio.
Per questo è necessario affrontare il tema della sicurezza in maniera strutturata e organica e in un’ottica di valutazione rischio beneficio.
“In questo senso gli ospedali, che sono ormai strutture ad altissima organizzazione assistenziale – prosegue il Sovraintendente Sanitario di Gruppo San Donato - hanno adottato la disciplina del ‘Risk Management’ e, grazie al lavoro del ‘Risk Manager’, presidiano il tema della sicurezza in termini di:
- sicurezza dei pazienti;
- sicurezza degli ambienti;
- sicurezza dei dati personali e di salvaguardia della privacy.
La Giornata Mondiale della sicurezza del paziente è un momento molto importante perché, celebrandola, l’OMS apre un grande scenario culturale: questo rappresenta la prima fase di un processo di stimolazione e sensibilizzazione a cui deve seguire, all’interno delle strutture sanitarie, uno sviluppo organizzativo di questo tema e la sua promozione culturale”.
La sicurezza del paziente in Gruppo San Donato
“La sicurezza del paziente non è un tema risolvibile con un unico intervento - prosegue il dott. Alberti - .
In Gruppo San Donato adottiamo un approccio che prevede un insieme di interventi:
- analisi e valutazione del rischio: quest’ultimo deve essere considerato a livello di sistema, partendo dall’organizzazione dei Servizi e stratificandolo in relazione alle discipline e alle prestazioni effettuate;
- strategia di prevenzione del rischio: ovvero avere grande attenzione alle buone pratiche. A differenza di ciò che si considerava tanti anni fa negli ospedali, oggi per la valutazione dell’errore si analizza l’organizzazione che può aver avuto delle criticità, al di la delle responsabilità individuali. Per questo è necessario adottare buone pratiche per prevenire i rischi, mirando a prevenirli con una buona organizzazione;
- gestione dell’evento avverso ossia individuare le azioni di correzione, utilizzando l’errore per migliorare la risposta.
Questi 3 pillar rappresentano un insieme di misure di risk management, a cui si aggiunge anche la formazione del personale, per favorire la sicurezza dei pazienti”.
La sicurezza dei pazienti di Gruppo San Donato ai tempi del Covid
Gruppo San Donato, in risposta all’emergenza Covid, ha sviluppato sulla base della normativa nazionale e regionale delle proprie linee guide molto rigorose dal punto di vista della protezione.
“Per noi il tema della sicurezza degli ospedali e quindi anche dei pazienti è stato un tema centrale. Abbiamo definito percorsi, regolamentato gli accessi, implementato i sistemi di protezione individuale secondo un progetto di Ospedale Sicuro - spiega il dott. Alberti -.
Un altro aspetto a cui abbiamo prestato impegno e attenzione è stato quello della vaccinazione del personale sanitario. Culturalmente un’organizzazione sanitaria deve mettersi in sicurezza - sottolinea il Sovraintendente Sanitario di Gruppo San Donato - perché così facendo mette in sicurezza i pazienti. Questo fa parte della sua etica professionale, è una questione deontologica e morale”.
Anche la Telemedicina si è rivelata una buona pratica: “Il servizio di teleconsulto di Gruppo ha aiutato a ridurre nei momenti più critici l’accesso agli ospedali, aumentando quindi il livello di sicurezza per i pazienti e continuando a garantire l’erogazione di prestazioni assistenziali. Tale modalità si sta sviluppando e si svilupperà ulteriormente negli anni a venire, non solo nel rapporto tra medico ed assistito, ma anche nella connessione tra i nostri ospedali per migliorare la continuità di presa in carico del paziente”.
Sicurezza della privacy e dei dati sensibili: l’innovazione di Gruppo San Donato
“Per noi la sicurezza del paziente si esprime anche attraverso una grande attenzione alla sua privacy - dichiara Alberti - .
Nel pieno rispetto del regolamento della Unione Europea, trattiamo i dati sensibili con il solo fine di prevenzione, cura, diagnosi dello stato di salute del paziente, previo il suo consenso. Il momento della visita è un atto molto intimo, noi dobbiamo tutelarlo al massimo.
Invece, per quel che riguarda l’aspetto pratico, siamo in linea con la normativa europea relativamente all’adeguamento del patrimonio informativo, alla digitalizzazione dei controlli e all’aggiornamento di policy e procedure”.
I progetti per il futuro
Nel DNA della sanità c’è sempre il miglioramento continuo, lo sguardo verso il futuro. Gruppo San Donato si proietta nel futuro con molti progetti, tra cui in tema di sicurezza segnalo:
- la cartella clinica elettronica;
- il Coordinamento clinico tra tutti gli ospedali del Gruppo.
La cartella clinica elettronica
“Grazie a un sistema di clinical data repository, la cartella clinica elettronica archivierà tutti i dati in maniera strutturata - descrive il dott. Alberti - . Si tratta di un sistema per tracciare un quadro completo della salute del paziente e di tutti i suoi bisogni assistenziali, a cui si associa un’aumentata protezione dei dati sensibili”.
Coordinamento clinico tra tutti gli ospedali del Gruppo
“Questo progetto è un’eredità della risposta di Gruppo a Covid-19 - continua il Sovraintendente Sanitario di Gruppo San Donato - . Sin dai primissimi mesi dell’emergenza abbiamo attivato un coordinamento clinico tra tutti gli ospedali.
Settimanalmente venivano condivise le migliori evidenze di cura, sulla base delle quali abbiamo stilato le linee guida per l’assistenza: così le migliori pratiche sono state esportate in tutti gli ospedali del gruppo, a disposizione degli operatori.
E’ stata un’esperienza talmente interessante che vogliamo replicarla per altri temi clinici, in modo tale da estendere le migliori pratiche agli ospedali del Gruppo, rendendo l’assistenza omogenea, riducendo i rischi per i pazienti e, quindi, innalzando lo standard generale di sicurezza”, conclude il dott. Alberti.