Edema arti inferiori (gambe gonfie, linfedema)
Che cos’è
L’edema è un accumulo di liquido tra gli interstizi dei tessuti o gli spazi intercellulari, che si verifica a causa dell’aumento della permeabilità dei vasi capillari, della ritenzione di sodio oppure di un’insufficienza dei vasi linfatici che non riescono a drenare adeguatamente. Questo disturbo si manifesta con gonfiore, sensazione di pesantezza e tensione; esso può insorgere in maniera improvvisa oppure svilupparsi progressivamente, e può avere diverse cause scatenanti. Noto anche anasarca, esso può colpire qualsiasi parte del corpo, e può riguardare un processo generalizzato oppure locale.
Nella maggior parte dei casi l’edema localizzato riguarda gli arti inferiori, ossia gambe, piedi e caviglie, ma può interessare anche le mani o il viso. Generalmente esso è dovuto ad una stasi venosa o linfatica, oppure può essere la conseguenza di allergie, infiammazioni o infezioni dei tessuti molli; in altri casi esso può rappresentare un effetto collaterale di alcune terapie farmacologiche, conseguenza di chirurgia oncologica o trattamenti radioterapici.
Prevenzione
L’edema non è una vera e propria malattia, bensì un segno di un disturbo sottante; può manifestarsi nel corso della gravidanza, ma può interessare chiunque. Alcuni utili accorgimenti per la prevenzione dell’edema includono:
- evitare di trascorrere molto tempo seduti;
- non stare in piedi per molte ore consecutive;
- seguire un’alimentazione equilibrata, povera di sodio e ricca di cibi naturalmente diuretici;
- limitare l’assunzione di alcool e il fumo;
- fare esercizio fisico regolarmente.
Diagnosi
L’edema può avere diverse cause scatenanti, e per effettuare una diagnosi accurata il medico dovrà valutare attentamente la presenza di patologie sottostanti ed esaminare scrupolosamente la sintomatologia associata.
- La forma allergica dell’edema localizzato si manifesta con gonfiore cutaneo, associato a secchezza della pelle, prurito e bruciore;
- L’edema dovuto a processi infiammatori si presenta in maniera più circoscritta e poco elastica; esso è caratterizzato da arrossamento, sensazione di calore e tumefazione, inoltre provoca dolore alla pressione;
- Per quanto riguarda l’accumulo di liquido dovuto a stasi venosa, esso si presenta con una consistenza molle, unita a dilatazione e decorso tortuoso delle vene (varici);
- Nella stasi linfatica l’edema si manifesta molle e senza fovea; inoltre può essere accompagnato da segni di linfangite, con arrossamento ed ingrossamento dei linfonodi.
Al fine di stabilire con precisione la natura del disturbo, il medico può inoltre prescrivere una serie di esami come test delle urine ed analisi del sangue, o accertamenti strumentali, ad esempio, un ecocolordoppler per lo studio della circolazione venosa, una TAC o una risonanza magnetica.
Cura
Il trattamento della ritenzione di liquidi dipende naturalmente dal tipo di disturbo e dalle cause scatenanti; quindi la cura dell’edema prevede prima la risoluzione dei disturbi patologici associati. Generalmente le forme più lievi di edema tendono a sparire spontaneamente, regredendo in maniera graduale. Nei casi più gravi, invece, l’accumulo può essere trattato ricorrendo a farmaci diuretici. Altri rimedi possono includere:
- l’applicazione di bendaggi compressivi sugli arti colpiti dal disturbo, al fine di stimolare il riassorbimento del liquido in eccesso;
- la riduzione del sale nella dieta;
- dormire con le gambe sollevate;
- l’utilizzo di calze elastiche o contenitive;
- un trattamento mediante massaggi che favoriscano il drenaggio di liquidi.