Lunedì 26 settembre presso il Ristorante Tre Stelle Michelin ‘Da Vittorio’, si è tenuto un esclusivo Charity Gala per sostenere ed inaugurare la nuova progettualità Re.Me.Diet Evolution, con la partecipazione di Giorgia Rossi, della famiglia Cerea, dell’Associazione ANTURE e dei medici e ricercatori del Team Re.Me.Diet dell’Ospedale San Raffaele.

 

Lo scopo del progetto

Il progetto Re.Me.Diet, ovvero Rene e Dieta Mediterranea, nasce nel 2017 grazie ad una intuizione del dott. Francesco Trevisani (nefrologo e ricercatore) e della dott.ssa Arianna Bettiga (nutrizionista e ricercatrice) all’interno dell’Urological Research Institute (URI) del Dipartimento di Urologia, diretto dal Prof. Francesco Montorsi. L’obiettivo è di dimostrare come una corretta alimentazione che segua i principi della dieta mediterranea sia in grado di modificare l’espressione dei nostri geni, proteggendoci dall’insorgenza di patologie renali e metaboliche.

Questo progetto, di respiro internazionale e presentato dai ricercatori all’Europarlamento a Bruxelles nel 2018, ha sempre visto l’importante sostegno di Chef stellati, convinti che il rigore scientifico e la correttezza metodologica debbano sempre incontrare il gusto e il piacere della buona tavola.

 

Perché nasce Re.Me.Diet Evolution

La prima parte del progetto Re.Me.Diet, sperimentale e di ricerca di base molecolare, ha evidenziato diverse correlazioni epigenetiche tra l’apporto nutrizionale, la funzionalità renale e la patogenesi del tumore al rene. 

Pertanto, alla luce di tali evidenze sperimentali preliminari, è nata l’idea nei ricercatori di poter applicare tali riscontri scientifici nell’approccio nutrizionale dei pazienti affetti da tumore renale, al fine di preservare la loro funzionalità renale e metabolica durante i trattamenti, sia chirurgici che medici, attraverso un percorso epigenetico personalizzato basato sui dettami della dieta mediterranea: nasce così la nuova progettualità Re.Me.Diet Evolution!

 

Sostienici!

Scopo della raccolta fondi di quest'anno è quello di sostenere una nuova progettualità scientifica traslazionale che veda l'attuazione di un percorso dietetico nutrizionale personalizzato sul paziente affetto da tumore renale al fine di evitare, da un lato il peggioramento della funzionalità renale, riducendo così il rischio dialitico, dall'altro di poter mantenere il più possibile preservato il quadro sistemico generale, con l’obiettivo di  poter sopportare le cure chirurgiche e oncologiche senza eventi avversi, limitanti i trattamenti stessi. 

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