Dr. Federico Emanuele Pozzi
Neurologo
Neurologia
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Il dottor Federico Emanuele Pozzi è neurologo clinico e referente del Brain Health Service dell’IRCCS Policlinico San Donato, dove si occupa in particolare di decadimento cognitivo soggettivo e demenze neurodegenerative, con competenze specifiche anche nell’ambito delle encefaliti autoimmuni e dell’angiopatia amiloide cerebrale.
Dopo aver conseguito nel 2019 la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano, il dottor Pozzi si è specializzato in Neurologia nel 2023 all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Nello stesso anno è diventato Fellow dell’European Board of Neurology.
Durante la sua formazione, ha svolto un’intensa attività di ricerca internazionale. Nel 2022-2023 ha collaborato con l’Alzheimercentrum di Amsterdam (Paesi Bassi), lavorando con la dr.ssa Lemstra alle coorti DEVELOP sulla malattia a corpi di Lewy e con la prof.ssa van der Flier alla coorte SCIENCe sul decadimento cognitivo soggettivo. Nel 2024 ha proseguito la propria attività scientifica come Visiting Scientist presso il BarcelonaBeta Brain Research Center di Barcellona (Spagna), dove ha partecipato alla coorte B-AARC dedicata ai biomarcatori della malattia di Alzheimer.
Nel 2023 ha fondato presso la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza il primo Brain Health Service in Italia, un servizio innovativo dedicato alla prevenzione delle demenze. Nel 2025 ha inaugurato un secondo Brain Health Service presso l’IRCCS Policlinico San Donato. Entrambe le strutture fanno parte del network internazionale ICOPAD (International Conference on the Prevention of Alzheimer's Disease).
Attualmente è dottorando in Neuroscienze presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, nell’ambito di un progetto PNRR sulla diagnosi precoce e la prevenzione delle demenze tramite approcci multidimensionali, che completerà nel 2026.
Il dottor Pozzi è autore di 29 pubblicazioni scientifiche peer-reviewed, di cui 11 come primo autore. La sua ricerca si concentra sulla diagnosi precoce della malattia di Alzheimer attraverso biomarcatori plasmatici e sulla prevenzione delle demenze tramite interventi multidimensionali e potenziamento cognitivo. È inoltre membro del gruppo di studio SINDEM sui disturbi comportamentali nelle demenze (BPSD).