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Endometriosi e riabilitazione pelvica: qual è il legame

PUBBLICATO IL 25 MARZO 2025

Marzo è il mese dedicato alla consapevolezza sull’endometriosi. Si tratta di una patologia complessa ginecologica benigna cronica, su base neuro-infiammatoria, tipica dell’età fertile. Le donne che ne soffrono trovano giovamento grazie alla riabilitazione pelvica

Ne parliamo con la dott.ssa Martina Monzio Compagnoni dell’Istituto di Cura Città di Pavia, dove è attivo l’ambulatorio dedicato per la salute del pavimento pelvico

 

Cos’è l’endometriosi  

L’endometrio è la mucosa di rivestimento dell’utero, che in caso di endometriosi tende a impiantarsi in altre sedi corporee, e in modo particolare all’interno dell’area pelvica. L’endometrio presente esternamente alla cavità uterina, definito “ectopico”, se infiammato,  può portare a condizioni dolorose spesso fortemente invalidanti.

Si stima che almeno 1-2 donne su 10 siano colpite da endometriosi, ma purtroppo per arrivare a una diagnosi possono passare diversi anni dalla comparsa dei primi sintomi. Questo favorisce la cronicizzazione e il conseguente aggravarsi della condizione clinica.

 

I sintomi dell’endometriosi

A causa dell’infiammazione costante le pazienti affette soffrono solitamente di: 

  • mestruazioni dolorose;
  • dolore o impossibilità ai rapporti;
  • dolore e difficoltà durante la minzione e/o la defecazione; 
  • talvolta infertilità. 

Il ritardo diagnostico, caratterizzato da un crescente dolore che si aggrava con il progredire della patologia, comporta frequentemente il formarsi di una contrattura della muscolatura del pavimento pelvico e trigger points (punti irritabili presenti nei tessuti muscolari) che contribuiscono al peggioramento dei sintomi dolorosi. 

 

L’importanza della riabilitazione e fisioterapia del pavimento pelvico 

Per migliorare la qualità di vita delle pazienti affette, oltre alle terapie farmacologiche e chirurgiche, negli ultimi anni risulta sempre più utile impostare anche una terapia conservativa basata sulla riabilitazione e fisioterapia del pavimento pelvico. 

“L’azione multimodale della riabilitazione del pavimento pelvico – spiega la dott.ssa Martina Monzio Compagnoni - consente infatti di: 

 

Le principali tecniche utilizzate per migliorare l’endometriosi

Le tecniche utilizzate nella fisioterapia uro-ginecologica sono diverse:

  • terapia manuale perineale e viscerale; 
  • trattamento di “trigger points” e contratture muscolari;
  • esercizio terapeutico; 
  • terapia posturale per correggere squilibri muscolo-scheletrici conseguenti al mantenimento di atteggiamenti di “compenso” causati dal dolore prolungato; 
  • stretching e tecniche miofasciali per migliorare l’elasticità dei tessuti; 
  • posture “in scarico” del pavimento pelvico utili a ridurre la “congestione” pelvica;
  • trattamento di cicatrici e aderenze post-operatorie;
  • respirazione diaframmatica e tecniche atte a ridurre l’attività del sistema nervoso simpatico; 
  • terapie propriocettive;  
  • biofeedback perineale per la consapevolezza corporea; 
  • tens antalgica; 
  • elettromedicali quali la radiofrequenza e l’elettroporazione;
  • strumenti domiciliari come dilatatori progressivi e device per l’auto-trattamento delle contratture;
  • terapia comportamentale per adottare comportamenti per una migliore gestione del dolore; 
  • prevenzione delle complicanze post-chirurgiche in caso di intervento. 

Affinché la riabilitazione del pavimento pelvico sia efficace – conclude la specialista -  è necessario che sia personalizzata dal terapista in base alle specifiche caratteristiche della donna e allo stadio della patologia”.

Cura e Prevenzione