Ozonoterapia per le patologie reumatiche: a cosa serve e come funziona
PUBBLICATO IL 23 MAGGIO 2025
L’ozonoterapia si sta affermando sempre più come una risorsa terapeutica complementare efficace nel trattamento delle patologie reumatiche, in grado di alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
A illustrarne i benefici e le applicazioni è la dott.ssa Laura Bazzichi, reumatologa dell’Unità operativa di Reumatologia dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio, dove questa terapia è proposta come trattamento infiltrativo locale per numerose condizioni reumatologiche.
Che cos’è l’ozonoterapia
L’ozonoterapia è una terapia complementare basata sull’impiego di una miscela di ossigeno e ozono. “Si tratta di una miscela contenente una piccola percentuale di ozono, che possiede proprietà antiossidanti, rigeneranti, antidolorifiche e antinfiammatorie - spiega la dott.ssa Bazzichi -.
Questa miscela viene prodotta al momento, direttamente in ambulatorio, mediante apparecchiature certificate dotate di fotometro, che garantiscono la corretta concentrazione e purezza del gas”.
Non si tratta di una tecnica recente: fu già impiegata durante la Prima Guerra Mondiale per curare ferite e cancrene, grazie alle sue proprietà batteriostatiche e antinfettive. Oggi trova applicazione in molteplici ambiti, tra cui discopatie, artrosi, artriti e fibromialgia, con l’obiettivo di sostenere la gestione del dolore cronico.
Come si somministra l’ozonoterapia
La miscela può essere somministrata in diverse modalità, a seconda della patologia da trattare e dell’effetto desiderato:
- infiltrazioni paravertebrali (ernie e discopatie lombari);
- infiltrazioni intra-articolari (artrosi e artriti);
- infiltrazioni locali nei punti dolenti (tendiniti, trigger point);
- somministrazioni sistemiche (infusioni o insufflazioni rettali).
Le applicazioni dell’ozonoterapia in ambito reumatologico
L’ozonoterapia è particolarmente utile nel trattamento di:
- fibromialgia, con infiltrazioni nei tender points e/o somministrazione sistemica;
- artrosi, in particolare dell’anca e del ginocchio;
- spondiloartriti e spondiloartrosi, per l’azione miorilassante e antinfiammatoria;
- artriti in generale, come supporto alle terapie convenzionali, anche biologiche o immunosoppressive.
“In questi casi, l’ozonoterapia contribuisce a ridurre la contrattura muscolare e a gestire il dolore sia in fase cronica sia acuta”, sottolinea la dott.ssa Bazzichi.
Come funziona il trattamento
Il trattamento deve essere sempre prescritto e gestito da un medico esperto. “È fondamentale affidarsi a personale formato, che conosca correttamente dosaggi e concentrazioni.
Generalmente si effettuano 1 o 2 sedute a settimana, per almeno 10 trattamenti, con eventuali cicli di mantenimento”, precisa la specialista.
La prescrizione può essere effettuata da:
- reumatologi;
- fisiatri;
- ortopedici;
- medico di medicina generale, se opportunamente formato.
Questa flessibilità consente una maggiore accessibilità alla terapia.
Controindicazioni all’ozonoterapia
Pur essendo ben tollerata, l’ozonoterapia sistemica è controindicata in caso di:
- gravi insufficienze d’organo (renale, epatica, cardiaca);
- favismo (deficit G6PD);
- epilessia, per il possibile effetto attivante dell’ozono;
- gravidanza, in quanto non se ne conoscono con certezza gli effetti sistemici, sebbene l’ozonoterapia venga talvolta utilizzata in protocolli specifici di procreazione medicalmente assistita (PMA).
Ogni caso clinico deve comunque essere valutato con attenzione dallo specialista prima di iniziare il trattamento.
L’ozonoterapia presso l’Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio
All’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio, l’ozonoterapia è erogata in regime ambulatoriale per quanto riguarda le infiltrazioni locali. Per accedervi è necessaria una prescrizione specialistica o del medico curante, mirata a condizioni come artrosi, discopatie o fibromialgia.
Grazie alla sua efficacia e alla sicurezza d’uso, l’ozonoterapia rappresenta oggi una valida integrazione alle terapie convenzionali nel trattamento delle patologie reumatiche.