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I trattamenti mini-invasivi per curare i calcoli renali: quali sono?

PUBBLICATO IL 04 GIUGNO 2025

La calcolosi renale è una condizione molto comune nei Paesi industrializzati causata dalla presenza di “sassolini”, calcoli, nelle vie urinarie, ovvero rene, uretra, vescica. 

Oggi per risolvere il problema, nel caso di calcoli grandi o migrati verso l’uretere, esistono diversi trattamenti mini-invasivi, dal laser alla chirurgia con tecnica percutanea, che garantiscono efficienza e accuratezza terapeutica con tempi di ripresa brevissimi. 

Conosciamoli meglio con l’aiuto del professor Vincenzo Altieri, responsabile dell’Urologia II del Policlinico San Marco, ospedale che vanta una lunga tradizione come Stone Center, che recentemente ha ampliato il parco tecnologico mettendo a disposizione dei pazienti tutti i trattamenti oggi possibili per la cura di questa patologia. 

 

Cosa sono i calcoli renali e come si formano

I calcoli sono degli agglomerati che si formano quando i sali minerali, normalmente presenti nelle urine ed eliminati dai reni, si “concentrano” e precipitano. “Questo può succedere se la quantità di sali oltrepassa la soglia fisiologica oppure, come succede nella stagione calda a causa della sudorazione, si riduce la quantità di urine. 

I calcoli possono essere di varie dimensioni e composti da sostanze diverse tra cui l’ossalato di calcio (in oltre l'80% dei casi), fosfato di calcio, acido urico, struvite e cistina. 

Una volta formati i calcoli possono rimanere nel rene oppure migrare fino all’uretere, il tubicino che collega il rene alla vescica ostruendo così il flusso dell’urina. In quest’ultimo caso si verifica la colica renale”, spiega il professor Altieri.

La colica renale

La colica renale si manifesta con un dolore acuto, spesso molto intenso. L’ostruzione del flusso dell’urina, causato dalla migrazione del calcolo nell’uretere, determina infatti un aumento della pressione all'interno del rene, causando una distensione dolorosa. 

Il dolore, tipicamente localizzato nella regione lombare, può irradiarsi verso l’addome o l’inguine.

 

Le cause dei calcoli renali

Le origini della calcolosi possono essere diverse. “Tra i fattori più rilevanti ci sono quelli metabolici, come una dieta squilibrata o alterazioni nei meccanismi di eliminazione delle sostanze attraverso le urine. 

Anche anomalie anatomiche od ostruttive delle vie urinarie possono favorire la formazione dei calcoli, specialmente quando ostacolano il normale deflusso dell’urina e causano ristagni”, continua lo specialista.

 

I sintomi

Quando i calcoli renali sono piccoli, spesso riescono ad attraversare l'uretere, la vescica, l'uretra e ad essere espulsi all'esterno con le urine, senza dare origine a sintomi particolari. 

Se però sono più grandi, spostandosi, possono causare:

  • dolore nella parte bassa della schiena e dell'addome;
  • nausea;
  • necessità di urinare più spesso del normale (stranguria);
  • dolore mentre si urina (disuria);
  • presenza di sangue nelle urine (ematuria);
  • colica.

 

Come si diagnostica la calcolosi renale

Gli esami utili per diagnosticare la calcolosi sono:

  • l'ecografia, che fornisce informazioni sufficientemente dettagliate su presenza, dimensione e posizione dei calcoli;
  • la TAC, generalmente senza mezzo di contrasto, nei casi dubbi o per identificare la strategia chirurgica più adatta.

 

Curare i calcoli renali: dalla terapia farmacologica ai trattamenti più innovativi 

Negli ultimi anni il trattamento della calcolosi si è notevolmente evoluto, ampliando e personalizzando sempre di più le opzioni terapeutiche, grazie anche all’introduzione di tecnologie mini-invasive e laser. 

“Il trattamento dei calcoli dipende dalle dimensioni, dalla tipologia, dai sintomi e dallo stato di salute del paziente - sottolinea lo specialista -. Per calcoli sintomatici piccoli, che non ostruiscono le vie urinarie, può essere indicata una terapia farmacologica per favorirne lo scioglimento. Il limite è che agisce solo su alcuni tipo di calcoli, in particolare su quelli di acido urico. 

Se invece i calcoli sono grandi e ostruiscono le vie renali la soluzione è l’intervento chirurgico. Oggi esistono diverse tecniche tra cui lo specialista urologo può scegliere. I diversi trattamenti hanno come obiettivo: 

  • la frantumazione e riduzione dei calcoli, così da agevolarne l’eliminazione (litotrissia);
  • l’asportazione dei calcoli. 

Grazie alla minor invasività della chirurgia e alle nuove tecnologie, oggi il trattamento avviene quasi sempre per via mini-percutanea, attraverso un piccolo foro sul fianco, oppure per via retrograda, ovvero passando attraverso la vescica e salendo al rene per via naturale”. 

Vediamo allora le tecniche più efficaci.

Litotrissia extracorporea ad onde d’urto

La litotrissia extracorporea ad onde d’urto è un trattamento non invasivo della calcolosi nel quale si sfrutta l’energia di onde d’urto focalizzate che, applicate dall’esterno del corpo, frantumano il calcolo facilitandone così l’eliminazione. 

È indicata per calcoli con dimensione inferiore ai 2 cm.

Litotrissia endoscopica

La litotrissia endoscopica è una procedura endoscopica efficace per tutti i calcoli che si trovano nell’uretere o nel rene, generalmente con diametro inferiore a 2 cm

Passando attraverso le vie naturali (uretra e vescica), con strumenti digitali e a fibre ottiche molto sottili, si raggiungono i calcoli che vengono polverizzati mediante l’energia del laser Holmium. I frammenti più grandi vengono asportati con appositi cestelli, quelli più piccoli vengono poi espulsi spontaneamente. 

Nefrolitotrissia con tecnica percutanea e mini-percutanea

La nefrolitotrissia con tecnica percutanea e mini-percutanea è una tecnica endoscopica che viene utilizzata per calcoli renali grossi, quando si presentano a stampo, ossia vanno a riempire tutte le cavità renali, arrivando a superare anche i 2 o 3 centimetri di diametro occupando così tutto il rene. 

Attraverso una piccola incisione praticata sul fianco si accede al rene con strumenti miniaturizzati, grazie ai quali è possibile aggredire direttamente il calcolo con una tecnologia avanzata che prevede la combinazione di energia a ultrasuoni e balistica, che ha la funzione di rompere e aspirare queste ‘pietre’ fastidiose per il nostro corpo.

 

Dopo il trattamento: prevenzione e stile di vita

Una volta risolta la fase acuta con l’eliminazione del calcolo, è fondamentale prevenire la formazione di nuovi calcoli attraverso:

  • un’adeguata idratazione quotidiana;
  • una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura e povera di sale;
  • eventualmente l’utilizzo di integratori o farmaci specifici per modificare la composizione delle urine (es. alcalinizzazione).
Cura e Prevenzione