Sintomi e cause della congestione digestiva

PUBBLICATO IL 24 LUGLIO 2023

La congestione digestiva o alimentare è una condizione clinica che può essere anche grave, portando alla perdita di coscienza. Dovuta a un rapido sbalzo di temperatura, si verifica durante la fase di digestione. Durante i mesi estivi e frequentando località balneari e piscine, si incappa ancora troppo spesso in questa condizione clinica che non va per nulla sottovalutata. Cerchiamo di fare chiarezza con il responsabile del Pronto Soccorso dell’Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano, il prof. Carmine Gazzaruso

 

Di cosa si tratta

“Il termine congestione - spiega lo specialista - nel lessico medico significa accumulo di sangue in un determinato distretto del corpo. Nel caso specifico della congestione digestiva, il sequestro del sangue si verifica nel distretto dove avviene appunto la digestione, con conseguente sottrazione del sangue stesso da altri distretti, in particolare gli organi vitali come cuore, cervello e tessuti periferici.” 

 

Cosa avviene a livello organico 

Dopo mangiato, lo stomaco e l’intestino richiamano sangue per facilitare la fase digestiva - spiega il responsabile del Pronto Soccorso – . 

È un momento assai delicato che non vuole cambi repentini di temperatura. Se, ad esempio, in piena digestione ci si immerge in acqua fredda o in un ambiente a temperatura bassa, il nostro organismo ha un vero squilibrio. Il sangue, non raggiungendo facilmente il cervello, blocca il processo digestivo, facendoci vivere una reale situazione di pericolo”.  

 

Le cause specifiche

Le cause che possono provocare una congestione sono diverse. La più ovvia è quella che avviene in seguito a un bagno a stomaco pieno, ma vi sono anche altre condizioni a cui bisogna prestare attenzione. Può infatti verificarsi in qualsiasi situazione particolare che induca un repentino cambio di temperatura nell’organismo, mentre il sangue è affluito nell’apparato digestivo per la digestione di un pasto recente. 

Tra le più comuni situazioni da evitare:

  • immergersi in mare o anche in piscina;
  • passare da un ambiente molto caldo ad uno più freddo;
  • bere rapidamente una bibita fredda;
  • compiere un intenso sforzo fisico o sport a stomaco pieno. 

 

I sintomi

I sintomi della congestione sono molto fastidiosi, facilmente riconoscibili e non vanno trascurati. I principali

  • malessere generale ingravescente, caratterizzato da pallore; 
  • sudorazione fredda, che diventa sempre più profusa; 
  • mal di testa; 
  • brividi; 
  • estrema spossatezza; 
  • dolore addominale con nausea, che può arrivare anche al vomito. 

“Possono comparire anche annebbiamento della vista, capogiri fino alla perdita completa della coscienza”, precisa il prof. Gazzaruso.

 

Come affrontare l’eventuale congestione

“Quando il paziente avverte uno dei sintomi sopra elencati deve immediatamente: 

  • sospendere ogni attività, in particolare quella imputata ad aver causato la congestione; 
  • porsi in un ambiente asciutto e ventilato, a clima temperato; 
  • se è bagnato, va asciugato. 

Se la persona è cosciente, seduta o sdraiata, è sicuramente utile sollevarle le gambe per favorire l’afflusso di sangue agli organi vitali. 

Se fosse incosciente, va posta in posizione laterale di sicurezza, per evitare che la lingua ostruisca le vie respiratorie. 

Tutte le alterazioni, anche minime, della coscienza richiedono un immediato accesso al pronto soccorso”, conclude il medico. 

 

I consigli del medico

Spesso sull’attesa post prandiale, prima di tuffarsi in mare c’è un atteggiamento di scetticismo generale, si pensa che certe regole siano in realtà credenze. A chi non è capitato di sentirsi dire: “a me non è mai successo niente, ho sempre mangiato e fatto il bagno subito”, “attendere 2 ore per tuffarsi, non è necessario”, ma la verità è che la congestione può colpire chiunque, piccoli o adulti, e a volte gli esiti sono anche gravi. 

Quelle che ancora in molti pensano siano falsi miti in realtà sono regole salvavita fondamentali, da seguire per evitare brutte sorprese e rovinarsi le vacanze. La congestione può avere degli esiti anche gravi, conseguenti alla perdita di coscienza, non dimentichiamolo!

Non trascuriamo i consigli dell’esperto e cerchiamo di essere sempre prudenti al mare, in piscina o negli altri casi che abbiamo elencato prima. Le cose da non dimenticare mai: 

  • entrare in acqua gradualmente
  • se ci si tuffa da un trampolino di una piscina o da una barca al largo cercare di bagnarsi sempre prima gli arti, i polsi, il collo e la testa per abbassare la temperatura del corpo ed evitare shock termici che potrebbero causare danni anche al cuore; 
  • importante aspettare almeno un paio di ore dopo aver mangiato uno spuntino
  • attendere fino a 3 almeno se si è pranzato
  • non entrare in acqua se non si è in forma e se si avverte un malessere generale
Cura e Prevenzione