Crioterapia sistemica: il trattamento del freddo per tutto il corpo
PUBBLICATO IL 15 MAGGIO 2025
La crioterapia sistemica, detta anche criosauna, è una procedura non invasiva che utilizza le proprietà lenitive e antinfiammatorie, già note, del freddo e prevede l’esposizione controllata dell’intero corpo del paziente a temperature molto basse per soli pochi minuti.
Questa terapia ha riscosso molto successo negli ultimi anni grazie al crescente interesse per il wellness e ha avuto risonanza per l’utilizzo che se ne fa in molti contesti medico sportivi, soprattutto come supporto per il recupero fisico post prestazione agonistica.
La crioterapia sistemica è una terapia complementare, se, però, eseguita in centri specializzati e con professionisti medici preparati, è possibile impiegarla a supporto o a integrazione di percorsi di cura personalizzati.
Parliamo delle sue applicazioni e dei potenziali benefici con la dottoressa Laura Bazzichi, reumatologa presso l’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio.
Cos’è la crioterapia sistemica
La crioterapia sistemica, o total body, viene così detta perché è una terapia che prevede l’ingresso del paziente all’interno di una cabina refrigerata (propriamente detta camera criogenica) per una durata di circa 2 o 3 minuti.
In questa cabina, l’aria, raffreddata con azoto liquido, viene erogata a temperature molto basse, generalmente comprese tra i -110°C e i -160°C.
“Durante il breve intervallo di esposizione al freddo il corpo mantiene una temperatura interna stabile, che varia da quella abituale di soli circa 0.1°C in meno. In questo rapido lasso di tempo, però, i ricettori del freddo, presenti nella parte superficiale del derma, vengono stimolati fortemente”, afferma la dottoressa Bazzichi.
L’ipotalamo, che è il centro di regolazione della temperatura corporea, ricevuti i segnali dai ricettori cutanei, risponde con reazioni immediate, come, ad esempio:
- costrizione dei vasi sanguigni cutanei, seguita subito dopo da una vasodilatazione, che sembra migliorare il flusso del sangue e l’ossigenazione dei tessuti;
- produzione di endorfine e più nello specifico dopamina e serotonina, i neurotrasmettitori chiamati anche gli ormoni della felicità.
I potenziali benefici della crioterapia sistemica
“I potenziali benefici della crioterapia sistemica - elenca la dott.ssa Bazzichi - sono:
- miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica;
- riduzione del dolore e dell’infiammazione;
- stimolazione del metabolismo e del sistema endocrino;
- miglioramento del sonno;
- sensazione di maggiore energia e riduzione della stanchezza;
- riduzione della rigidità muscolare e articolare, particolarmente utile in soggetti reumatici e fibromialgici;
- effetto miorilassante, utile per spasmi muscolari e tensioni posturali;
- riduzione dello stress ossidativo (documentata in soggetti con sindrome da fatica cronica e FM);
- miglioramento dell’umore (aumento di endorfine e noradrenalina, con effetto ansiolitico e antidepressivo);
- recupero muscolare più rapido, importante per sportivi e pazienti affaticati;
- potenziamento della performance fisica, se inserita in protocolli adeguati di training;
- azione immunomodulante, potenzialmente utile nei soggetti con patologie autoimmuni e infiammatorie croniche;
- aumento della tolleranza al dolore (modulazione centrale del dolore tramite il sistema nervoso simpatico)”.
Quelli elencati sono effetti molto soggettivi, non si manifestano, infatti, necessariamente in maniera uguale per tutti e non devono essere intesi come risultati terapeutici garantiti”, afferma la dottoressa Bazzichi.
Gli ambiti di integrazione della crioterapia sistemica
La crioterapia sistemica può essere utilizzata dunque come supporto a percorsi di cura già impostati da specialisti di differenti branche mediche. Gli ambiti in cui può essere di sostegno sono:
- reumatologia (dalle artriti alle artrosi alla fibromialgia);
- fisioterapia e ortopedia, per il recupero fisico e benessere muscolo articolari, soprattutto in chi pratica intensa attività sportiva;
- dermatologia, per i possibili effetti positivi che ha sulla pelle;
- endocrinologia, grazie alle potenziali possibilità di attivazione del metabolismo;
- a supporto del benessere fisico, perché può dimostrarsi un alleato per contrastare momenti di stress, stanchezza mentale o alterazioni del ritmo sonno-veglia.
Controindicazioni all’esecuzione della crioterapia sistemica
“Nonostante i numerosi possibili impieghi è da sottolineare che in caso di condizioni specifiche, la crioterapia sistemica è sconsigliata o necessita di una specifica approvazione all’esecuzione del medico specialista o curante. Quindi, non tutti possono accedere a questa procedura”, afferma la dottoressa Bazzichi.
Tra le principali controindicazioni:
- patologie cardiovascolari gravi, come infarto pregresso o presenza di pacemaker;
- sindrome di Raynaud;
- ipersensibilità al freddo;
- disturbi neurologici periferici, come polineuropatie o alterazioni della sensibilità;
- insufficienza renale.
La preparazione all’esecuzione della crioterapia sistemica
“Presso il nostro ospedale è possibile accedere al servizio di crioterapia sistemica - spiega la reumatologa –. Il primo ingresso avviene attraverso una valutazione clinica da parte dello specialista in cui vengono raccolte le patologie e la storia clinica completa del paziente. Attraverso l’anamnesi lo specialista valuta la possibilità di accesso all’esecuzione della crioterapia sistemica.
Valutata l’idoneità, viene stilato un programma personalizzato in linea con le necessità e lo stato di salute del paziente”.
Accorgimenti per l’esecuzione della crioterapia sistemica
Perché sia efficace il programma di sedute di crioterapia sistemica, è necessario che il paziente segua alcune indicazioni specifiche. Le principali sono:
- non eseguire trattamenti più lunghi del previsto (oltre i 3 minuti);
- non utilizzare la criosauna con eccessiva frequenza, senza un piano personalizzato;
- assicurarsi di non avere febbre o infezioni in corso.
La preparazione alla seduta prevede, inoltre, accorgimenti per non incorrere in rischi:
- evitare trattamenti estetici aggressivi (ceretta, peeling) nelle 48 ore precedenti;
- non utilizzare creme, oli o prodotti sulla pelle prima della seduta;
- rimuovere gioielli, orologi, piercing o coprirli con cerotti protettivi;
- coprire con cerotti tatuaggi recenti (meno di 1-2 mesi) e vene varicose visibili;
- indossare biancheria intima, calze in cotone alte fino alla caviglia e le calzature fornite dal centro.
Come si accede al servizio presso l’Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio
“Presso il nostro ospedale è possibile accedere al servizio di crioterapia sistemica - spiega la reumatologa –.
Il primo ingresso avviene attraverso una valutazione clinica da parte dello specialista in cui vengono raccolte le patologie e la storia clinica completa del paziente. Attraverso l’anamnesi lo specialista valuta la possibilità di accesso all’esecuzione della crioterapia sistemica.
Valutata l’idoneità, viene stilato un programma personalizzato in linea con le necessità e lo stato di salute del paziente”.