Impostazioni cookies

Lesione muscolare: come riconoscerla, i tempi di recupero e i trattamenti per gli sportivi

PUBBLICATO IL 13 GIUGNO 2025

Le lesioni muscolari sono infortuni comuni che possono colpire sia le persone con uno stile di vita attivo, sia gli atleti che praticano attività fisica, anche ad alto livello.

Sono spesso dolorosi e coinvolgono direttamente il tessuto muscolare, compromettendolo in modo temporaneo, ma a volte anche più a lungo, nella sua normale funzionalità.

Vediamo quali sono le cause più comuni, come riconoscere i sintomi e quali sono i percorsi di recupero più efficaci, soprattutto per chi pratica sport, con il dottor Pietro Antonio Antonuzzo, il responsabile dell'area di Medicina e Riabilitazione Ambulatoriale presso l’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio e fisiatra presso Palazzo della Salute - Wellness Clinic.

 

Cos’è una lesione muscolare

I muscoli del nostro corpo sono composti da fibre che, contraendosi e rilassandosi, permettono il normale funzionamento e il movimento dell’intero corpo. Le lesioni muscolari si verificano quando queste fibre subiscono un danno

In base al grado di gravità e di coinvolgimento delle strutture muscolari, si possono distinguere diversi tipi di lesioni muscolari:

  • contrattura, cioè un irrigidimento del muscolo dovuto a una contrazione anomala;
  • elongazione o stiramento, un allungamento anomalo delle fibre muscolari;
  • nei casi più gravi, strappo muscolare, ovvero una rottura parziale o totale delle fibre muscolari.

Le tipologie di strappo muscolare: lieve, moderata e grave

Gli strappi muscolari, cioè la situazione che compromette maggiormente le fibre, vengono classificati, poi, in ulteriori 3 livelli:

  • lieve o di I grado, che interessa poche fibre, con un recupero relativamente rapido;
  • moderata o di II grado, che causa dolore intenso, gonfiore, ematoma e perdita di forza;
  • grave o di III grado, che presenta la rottura completa delle fibre muscolari e può richiedere la necessità di un intervento chirurgico mirato.

 

Le cause più comuni delle lesioni muscolari

La lesione muscolare può essere causata sia da trauma diretto al muscolo, sia da uno indiretto.

“Una lesione muscolare può derivare, infatti, ad esempio, da un movimento scorretto, da uno sforzo eccessivo e da un urto. In tutti questi casi può succedere che la fibra muscolare si lacera, a vari livelli, generando dolore e limitazioni funzionali”, afferma il dottor Antonuzzo.

Le cause principali di lesioni muscolari possono essere, quindi:

  • cadute, urti o traumi diretti;
  • attività sportiva intensa;
  • assenza di riscaldamento adeguato;
  • affaticamento muscolare o recupero insufficiente tra gli allenamenti.

 

I sintomi da non sottovalutare

“Anche situazioni apparentemente banali, come una ginocchiata durante una partita, possono provocare danni significativi ai muscoli coinvolti. Occorre sempre prestare molta attenzione se dopo un infortunio, anche di lieve entità, sopraggiungono dei segnali specifici”, spiega il fisiatra.

I segnali di una lesione muscolare variano in base alla gravità. I più frequenti sono:

  • dolore localizzato, anche molto intenso;
  • gonfiore ed ematomi, estesi in caso di strappo muscolare;
  • difficoltà di movimento e perdita di forza del muscolo.

“Il dolore può non essere immediato, ma presentarsi anche dopo un’ora dall’infortunio. Se, però, compare gonfiore evidente è sempre meglio rivolgersi tempestivamente a uno specialista”, aggiunge il medico.

 

La diagnosi per confermare la lesione

“La diagnosi della lesione muscolare inizia sempre da una visita specialistica, fisiatrica o ortopedica. In base al caso, il medico può poi ritenere necessari ulteriori approfondimenti per valutare il grado di coinvolgimento delle strutture interessate dall’incidente. 

Tra i principali esami utilizzati a questo scopo troviamo:

  • radiografia della zona colpita dalla lesione, molto utile per escludere eventuali lesioni ossee;
  • ecografia muscolotendinea, da eseguirsi preferibilmente nelle prime 48 ore dall’incidente, per valutare il grado di coinvolgimento dei tessuti;
  • risonanza magnetica, richiesta solo nei casi più complessi.

Poter fare una diagnosi precoce di lesione muscolare è molto importante; permette, infatti, nella maggioranza dei casi di impostare una cura mirata riducendo eventuali complicazioni, come la fibrosi muscolare o le recidive”, delinea lo specialista.

 

I tempi di recupero 

I tempi di recupero di una lesione muscolare variano in base a differenti fattori, come la gravità della lesione, l’età e lo stato fisico del paziente.

“Nonostante queste variabili possiamo dire però che una lesione difficilmente guarisce in meno di 20 giorni - spiega lo specialista. E aggiunge - Più nello specifico, se parliamo di strappi muscolari, potrebbero occorrere circa 2 settimane per una lesione lieve, da 3 a 6 settimane per una di media entità, e oltre 2 mesi nei casi più seri”.

 

I trattamenti per la lesione muscolare

I trattamenti previsti per una lesione muscolare possono essere sia di tipo conservativo sia chirurgico; la valutazione del trattamento da eseguire è sempre a discrezione del medico che, preso in carico il paziente e valutato il grado di danno muscolare, ne delineerà il percorso di cura più appropriato.

L’approccio conservativo: riposo e fisioterapia

Il trattamento di tipo conservativo prevede:

  • riposo della zona;
  • terapie fisiche mirate come laser, elettroterapia, tecar e crioterapia;
  • riabilitazione personalizzata con il fisioterapista.

“La nostra équipe cerca sempre di agire direttamente sia sull’infiammazione sia sul dolore, cercando di accompagnare il paziente dalla fase acuta fino al pieno recupero”, afferma il dottor Antonuzzo.

Quando serve l’intervento del chirurgo

“In caso di lesioni gravi (strappi muscolari di III livello), l’intervento chirurgico potrebbe rendersi necessario. Infatti, quando il muscolo è completamente lesionato o si nota una deformità visibile, intervenire sul sito è fondamentale per evitare complicanze future al muscolo interessato”, spiega il fisiatra.

 

Lesioni muscolari nello sport

Negli atleti, le lesioni sono più frequenti, ma spesso possono essere gestite più rapidamente; questo grazie alla maggiore reattività fisica dovuta dall’allenamento. 

Nonostante questo, è sempre bene mantenere la massima attenzione per evitare ricadute.

La riabilitazione sportiva dopo una lesione muscolare

“Il recupero è un processo fisiologico: anche in un paziente molto allenato, con una muscolatura ben sviluppata, il tempo è sempre il fattore chiave

Riprendere l’attività sportiva troppo presto, infatti, è uno degli errori più comuni; occorre prestare attenzione, l’assenza di dolore non significa guarigione completa, i tessuti hanno sempre tempi di rigenerazione ben precisi”, aggiunge il fisiatra.

Il percorso riabilitativo in un atleta prevede, quindi:

  • fase iniziale di scarico;
  • recupero della mobilità precoce e rinforzo muscolare con una ginnastica propriocettiva;
  • graduale ritorno allo sport, con sedute di allenamento graduali;
  • prevenzione delle recidive, con tecniche di allenamento mirate.

Come prevenire le lesioni muscolari negli sportivi

“È da sottolineare che un muscolo non riscaldato è più vulnerabile; la prevenzione, dunque, parte sempre da un buon riscaldamento”, spiega il dottor Antonuzzo.

Le principali strategie per evitare una lesione muscolare, quindi, sono:

  • fare sempre un riscaldamento adeguato;
  • seguire un allenamento costante e bilanciato;
  • una corretta alimentazione e idratazione;
  • fare sempre dello stretching dopo l’attività fisica;
  • prevedere una corretta e graduale programmazione dei carichi. 

“Infine quando le lesioni si ripetono, è fondamentale lavorare in modo mirato sul gesto atletico e sulla biomeccanica del paziente”, conclude lo specialista.

Cura e Prevenzione