In vacanza senza mamma e papà

PUBBLICATO IL 08 LUGLIO 2021

Cosa succede se si decide di mandare i bambini  in vacanza con i nonni? I consigli dell’esperta per aiutare i più piccoli a gestire la separazione dai genitori. 

 

Siamo a luglio e finalmente le meritate vacanze si avvicinano!

Alcuni bambini frequentano ancora il nido o il centro estivo, mentre altri sono già in vacanza con i nonni o si accingono a partire con loro. Infatti, solo raramente i genitori hanno vacanze lunghe per cui possono passare l’intera estate in un luogo di villeggiatura coi figli. Molti bambini, perciò, trascorrono una parte delle vacanze al mare o in montagna senza i genitori.

Per i più piccoli, in particolare in età prescolare, può essere difficile a livello emotivo trascorrere del tempo senza vedere mamma e papà, sebbene alcuni vivano serenamente questa situazione.

Ne parliamo con Silvia Iaccarino, formatrice e psicomotricista. 

 

Come possiamo aiutare i bambini a vivere meglio il distacco 

Sicuramente oggi la tecnologia ci aiuta molto in questi frangenti: videochiamate, foto, messaggi vocali, possono tenere vivo il legame tra bambini e genitori durante periodi di prolungata separazione. 

Oltre a ciò, possiamo avvalerci anche di altri validi strumenti per sostenere i bambini in questo momento particolare dell’anno ricordando che, anche variando gli spunti in base alla propria creatività e al proprio bambino, è importante in situazioni come questa aiutarlo sempre in modo concreto.

 

Ecco 4 suggerimenti:
 

  • un quaderno o un album su cui il bambino potrà disegnare ogni giorno ciò che gli è piaciuto di più. Il quaderno, potrà poi essere condiviso con i genitori al rientro per raccontare la propria esperienza;
  • un oggetto ‘in prestito’ di mamma e papà, come un foulard, una collana, un braccialetto, un orologio che il bambino potrà portare con sé e custodire. Portare in vacanza un oggetto del genitore è di conforto e contribuisce a mantenere vivo il legame. Questo oggetto andrà poi restituito ai genitori una volta avvenuto il ricongiungimento;
  • alcune foto di famiglia, magari raccolte in un piccolo album, che il bambino potrà riguardare ogni volta che sente nostalgia; 
  • un calendario: i bambini, soprattutto in età prescolare, non hanno ancora chiaro il senso del tempo che passa ed hanno bisogno di concretezza per misurarlo. Supportarli con l’utilizzo di un calendario con le caselle, che il bambino annullerà via via, può essere utile per contare i giorni che mancano, oppure potrebbe avere la stessa funzione una scatola in cui inserire dei sassolini, uno per ogni giorno, fino al momento di rivedere mamma e papà.  

 

La sicurezza delle routine anche in vacanza

Inoltre, benché in vacanza si facciano cose speciali, è bene anche coi nonni creare delle piccole routine. Le routine sono fondamentali in quanto aiutano i piccoli a mettere in ordine il mondo e ciò che accade e aiutano a creare schemi mentali di come funziona la realtà intorno a sé

Non dimentichiamo che i bambini devono imparare tantissime cose e integrare innumerevoli informazioni per poter comprendere come funziona il mondo e potersi via via orientare sempre meglio in esso. 

Facilitarli con routine e ritualità stabili è un buon modo di accompagnarne la crescita, anche in vacanza.

 

Cosa fare in caso di tristezza o malinconia?

È molto importante che le normali e sane emozioni del bambino durante le vacanze, come nostalgia, malinconia, tristezza, vengano accolte e legittimate senza essere negate da chi lo accompagna in questa esperienza: “Sei un po’ triste, ti mancano la mamma e il papà, è normale…è difficile stare senza di loro…Io sono qui con te, piangi pure, dopo andrà meglio…” stringendo il piccolo in un caldo abbraccio. 

Le emozioni spiacevoli non sono traumatiche e sentirsi a tratti tristi o malinconici in situazioni come questa è appropriato! 

L’importante è che il bambino non venga lasciato solo, ma si senta compreso e accompagnato ad attraversarle.

 

E ora non ci resta che augurare…buone vacanze!

Cura e Prevenzione