Gli effetti del cambio dell’ora

PUBBLICATO IL 21 OTTOBRE 2020

Come non farci cogliere impreparati dal passaggio all’ora solare.

Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre avverrà il passaggio dall’ora legale all’ora solare che porterà le lancette dei nostri orologi indietro di un’ora. Ma che effetti aspettarsi sul nostro fisico? Ce ne parla il professor Luigi Ferini Strambi, neurologo e primario del Centro di Medicina del Sonno dell’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro.

Il ritorno all’ora solare

Il cambio dell’ora può essere definito come un mini jet-lag: per il nostro orologio biologico, che scandisce il ritmo sonno-veglia, è più problematico l’arrivo dell’ora legale piuttosto che il ritorno all’ora solare” chiarisce il professor Luigi Ferini Strambi.

Infatti, il cambio d’orario autunnale, pur portando con sé giornate più corte, ci farà guadagnare un’ora di sonno e richiederà solo pochi giorni per l’adattamento.

Chi lo avvertirà di più: allodole o gufi?

A soffrire maggiormente del ritorno all’ora solare saranno le allodole, ossia coloro che tendono ad alzarsi presto, e che costituiscono circa il 5% della popolazione generale.

Al contrario i gufi, i soggetti che tendono ad andare a dormire più tardi e che rappresentano circa il 30% della popolazione, saranno avvantaggiati da questo spostamento in quanto potranno dormire di più.

Quali sono gli effetti su fisico e umore

Quando ci avviciniamo alla stagione invernale, andiamo incontro a una riduzione dei livelli di serotonina, l’ormone che ci permette di essere più sereni e la cui produzione è stimolata dall’esposizione alla luce: questo potrebbe portare a una condizione di stress e irritabilità, oltre a uno status di stanchezza e alterazione della concentrazione.

È importante, fin dal primo giorno, cercare di adattarsi, senza lasciarsi condizionare psicologicamente da considerazioni circa la variazione oraria, come ad esempio guardare l’orologio e dirsi “adesso sarebbe ora di cena”. 

Come prepararsi

“Potrebbe essere d’aiuto cominciare già qualche giorno prima a riconsiderare le nostre abitudini, posticipando di dieci-quindici minuti l’orario in cui consumiamo i pasti e l’orario in cui ci corichiamo, senza dimenticarci di vivere all’aria aperta ed essere esposti alla luce solare il più possibile, in vista della riduzione delle ore di luminosità a cui andiamo incontro” spiega l’esperto. 

Le regole d’oro per un buon sonno

A prescindere dal cambio dell’ora, il consiglio per dormire bene è quello di cercare di essere quanto più possibile regolari nelle nostre abitudini: alzarsi e andare a dormire sempre alla stessa ora, cercando di dedicare al sonno 7-8 ore ogni notte.

Non bisogna dimenticare, infine, di attenuare le luci nella stanza per permettere al nostro corpo il rilascio di melatonina endogena, favorendo così l’addormentamento. 

Il sonno è fondamentale per la salute e per un buon funzionamento cognitivo perché da un lato riesce ad abbassare frequenza cardiaca e pressione arteriosa, e dall’altro inibisce il cortisolo, regolando i livelli di stress, e migliora la nostra concentrazione e le capacità mnemoniche” conclude il professor Ferini Strambi.

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