Visita ginecologica: quando farla
La visita ginecologica è un momento importante per il benessere e la salute delle donne perché permette di confrontarsi con lo specialista su specifiche problematiche quali ad esempio la contraccezione, le malattie sessualmente trasmesse e la prognosi riproduttiva, le alterazioni del ciclo mestruale.
Il colloquio con lo specialista sulla storia mestruale e gli eventuali disturbi permette di sospettare squilibri ormonali o disturbi del ciclo che possono essere diagnosticati con esami specifici. Mediante la visita ginecologica si può valutare lo stato di salute dell’apparato genitale e riproduttivo e diagnosticare precocemente diverse malattie ginecologiche.
Non esiste un’età prestabilita per andare dal ginecologo (il medico specialista che conduce la visita) ma si consiglia di effettuarla a partire dai primi rapporti sessuali. Le strutture di Gruppo San Donato offrono la possibilità di prenotare - tramite il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e privatamente - la prima visita ginecologica condotta da specialisti altamente qualificati e con strumentazioni all’avanguardia.
Le malattie diagnosticate e curate dal ginecologo
La visita ginecologica permette di individuare:
- patologie infettive dell’apparato genitale (infezioni da candida, clamidia, herpes genitale, tricomoniasi vaginale, malattia infiammatoria pelvica);
- patologie annessiali ovvero dell’ovaio e delle tube benigne o maligne (cisti ovariche, ascessi tubo-ovarici, endometriosi, neoplasie dell’ovaio, patologie delle tube di falloppio);
- patologie uterine benigne o maligne (iperplasia endometriale, miomi, polipi endometriali, tumore dell’utero);
- patologie benigne o maligne della vagina (dispareunia, HPV, atrofia vaginale, tumore della vagina).
Le visite periodiche di controllo sono fondamentali per diagnosticare precocemente queste malattie.
Quando andare dal ginecologo e ogni quanto fare le visite
In assenza di sintomi è bene programmare la visita dal ginecologo almeno 1 volta all’anno. Un esame importante da fare almeno ogni 3 anni è il Pap test ( a partire dai primi rapporti sessuali). Inoltre, per completezza è utile affiancare la visita ginecologica a quella senologica eseguendo un’ecografia al seno, dai 20 anni in su e una mammografia, dai 40 anni in su.
Se la paziente è in gravidanza, con un decorso fisiologico, è consigliabile una visita ostetrica ogni 4-6 settimane.
Se, invece, si presentano sintomi come perdite vaginali, prurito intimo, dolori durante i rapporti sessuali, ciclo mestruale irregolare, mestruazioni dolorose e abbondanti o dolori pelvici o addominali costanti, allora è meglio rivolgersi subito al ginecologo che valuterà la presenza o meno di eventuali patologie degli annessi o dell’utero e potrà prescrivere o eseguire direttamente gli esami diagnostici più utili per formulare una corretta diagnosi come ad esempio l’ecografia transvaginale.
Infine, nel caso di malattie conclamate o fattori di rischio a carico dell’apparato genitale le visite ginecologiche saranno più frequenti e stabilite dagli specialisti di riferimento, a seconda delle particolarità del caso.
Come si svolge la visita
La visita ginecologica inizia con la raccolta delle informazioni sulla storia clinica e familiare della paziente (anamnesi), nonché degli eventuali sintomi presenti.
A seguire il ginecologo procederà alla visita ginecologica per valutare lo stato di salute dell’apparato genitale e potrà anche eseguire una ecografia transvaginale per una valutazione più accurata di un sospetto diagnostico riscontrato durante la visita.
Se previsto, la visita potrà prevedere anche l’esecuzione del Pap test.